Ciao, Spino, entra pure. Ho appena finito una relazione, ora la stampo e arrivo subito. Metto anche su il caffè, nel frattempo. Lancio la stampa… oooook… bene, ci sono.

Che suoni strani arrivano dalla stampante… mah…

Cominciamo con “La donna che visse due volte”, del grande Hitchcock, alle 16 su Rete4. Nella scena del ristorante “Da Ernie” quando Scotty è seduto al bar per osservare Madeleine, a un certo punto lei e il marito si avviano all’uscita. Lei si ferma, mentre lui va al guardaroba – segue stacco su Scotty che la guarda – nuovo stacco su Madeleine con trucco diverso, pettinatura più acciaccata, sopracciglia più marcate – altro stacco su Scotty – nuovo stacco su di lei che se ne va truccata e pettinata come all’inizio.

Miracolo…

Sai che George Romero è famoso per i film sugli zombi? Nel 2005, tanto per cambiare, ha diretto un altro film di zombi, “La terra dei morti viventi” (Italia1 22.50). Nonostante gli eventi seguano di 20 anni quelli del film “Zombi”, ovviamente sempre di Romero, nel film ci sono oggetti moderni come cellulari, tv al plasma che non sarebbero potuto essere inventati in un mondo invaso da morti viventi…

Pignolo.

Spino… qui è successa una cosa strana… ho tutte le stampe a strisce… sono perplessa. Lancio la pulizia testine, un secondo solo…

Dunque, fammi vedere… sabato “I Flintstones in Viva Rock Vegas”, vah. Quando Dino corre sulla tavola fa cadere una scodella sulla testa della madre di Wilma, la signora si toglie la scodella e le rimane un pezzo di cibo in testa. Nell’inquadratura successiva i pezzi sono più di uno.

Dai, in fondo si sa che le mamme esagerano sempre nel far da mangiare, che non sia mai che qualcuno vada via con ancora un po’ fame…

A quest’ora mi sta venendo un po’ fame, appunto, quindi guarderei “Ricette d’amore” (RaiUno 21.10). Durante il pranzo in casa della protagonista, Castellitto sta raccontando alla bambina la sequenza dei goal della partita Italia-Germania 4 a 3 sbagliando l’ordine; infatti il goal di Burgnich non fu il primo segnato durante la partita come dice Castellitto, ma il quarto goal dei sette fatti durante la partita (semifinale dei mondiali del ‘70, giocati in Messico).

Castellitto, non si gioca così con la storia patria…

 

No, seriamente, stampante, che problema hai?! Perché hai fatto un motivo di controllo ugelli che sembra fatto da Pollock?

 

Se dovevi fare una relazione sull’arte astratta eri a posto.

 

Uh, ci sono già… Spino, corri a salvare il caffè!, dicevo, ci sono già io? Allora… domenica scelgo, scelgo… “Il gioco di Ripley”, alle 21.10 su Rai Movie che c’è pure John Malkovich e come attore mi piace. Quando Ripley torna a casa, trova Reeves intento a cucinare delle uova. Una volta cotte e messe nel piatto, le uova, nella scena successiva sono magicamente accompagnate da due fette di bacon.

Del resto, dai… con cosa vuoi mangiare un paio di uova? Ovvio che il bacon si sia autocotto e autoservito per evitare alle due uova la tristessssse dell’essere sole.

 

Uh, su Retequattro alle 21.30 c’è il piacione per eccellenza George Clooney in “In amore niente regole”… ora che si è lasciato con la Canalis scommetto che il film farà più audience. In un film ambientato negli anni ‘20, ovviamente gli anacronismi scendono a pioggia: ad esempio c’è gente che si chiude la zip dei pantaloni, che era stata già inventata ma sarebbe stata applicata ai pantaloni solo dieci anni dopo…

 

*serie_di_parole_poco_carine*!!!

 

No, tranquillo, non ce l’ho con te, ma col genio del crimine che ha costruito ‘sta malefica… perché adesso sputa fogli a caso?! Perché?!

“Thirteen days”, alle 21.10 su Rete4, lunedì. Due caccia americani ritornano alla base da una missione di ricognizione fotografica su Cuba, dove uno di loro è stato colpito dal fuoco della contraerea; a terra, un soldato fa notare che un’ala è stata sforacchiata da proiettili da 20 mm., ma in realtà i fori sono stati prodotti da proiettili calibro 14,5 mm., visto che i cubani (o sovietici) hanno sparato con una ZPU-4, calibro 14,5 mm.; una mitragliera antiaerea a 4 canne introdotta in servizio nell’Unione Sovietica nel 1949.

 

O che sei, anche esperta di armi storiche?!?

 

Of course.

Retequattro, 0.15, “L’uomo dell’anno”. Robin Williams è ospite al “Saturday night live”; viene introdotto dalle due presentatrici, salutato dal pubblico, si slaccia i due bottoni della giacca e fa per accomodarsi. Stacco sul gobbo, altro stacco e vediamo il presidente designato sedersi e slacciare nuovamente i bottoni della giacca (niente fa supporre che nel frattempo se li sia riallacciati).

Uh, che carino, martedì c’è un film con cui avverto una notevole affinità elettiva, in questo momento: “Terminator”, alle 21.10 su Rete4. Il primo della serie, che devo dire mi è anche piaciuto abbastanza. Il terminator è appena arrivato con la macchina della polizia (appena presa con la forza a un agente) nel garage dove Sarah e Reese stanno cambiando auto. Appena li individua, poco prima che apra il fuoco si vede che la scritta sullo sportello è “to protect and to care” ma poi, alla fine dell’inseguimento, poco prima che si schianti e anche dopo, quando un agente si avvicina all’auto per guardare dentro, si può vedere che la scritta è “dedicated to serve”.

Avrà avuto anche lui una stampante posseduta che stampava quel che le pareva…

 

Dai su, magari la stampante si riesce ad aggiustare, la scritta sbagliata in un film no… a meno di non fare come George Lucas e far uscire le versioni rimasterizzate al computer e tutte diverse… sigh…

Ma c’è poi “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” (Retequattro 23.20), che dubito verrà mai rieditato al computer, anche se forse gli gioverebbe, almeno per cancellare l’evidente filo che lega il coniglio selvatico che Giannini acchiapperà… un po’ come in Indiana Jones quando hanno cancellato il vetro che separava Indy dalle serpi…

 

Mercoledì ecco che alle 21.10 su Rete4 c’è “Il marchese del Grillo”, con Alberto Sordi. Abbiamo un blooper simile a quello della settimana scorsa del fondoschiena di Costner col segno del costume durante la guerra d’indipendenza. Mi è stato fatto gentilmente osservare che il fondoschiena del Kevin va benissimo anche con il segno del costume durante la guerra di indipendenza e io non posso che concordare. Comunque, dopo che il marchese Onofrio del Grillo si è fatto sostituire a Palazzo dal sosia Gasperino il carbonaro, lo vediamo nella scena successiva in una camera da letto con la bella cantante lirica francese Olympia: lei si avvicina al catino per lavarsi e poi si volta di schiena mostrando sulle natiche i segni del bikini sulla pelle abbronzata. Considerando il periodo storico (il 1800 nella Roma papalina) nessuna donna in Europa conosceva e usava il bikini. O se anche lo avesse conosciuto, nessuna avrebbe osato indossarlo sul serio.

 

Concordo… anche se sarebbe stato un discreto spettacolo.

Ho un po’ di riserve a cercare blooper in un film come “Dune” (21.05, Iris), perché è talmente delirante che forse i bloopers SONO il film e le (poche) parti sensate sono bloopers… comunque, nella scena con il dottore che esamina i cadaveri degli Harkonnen, subito all’inizio si può chiaramente vedere un “morto” che si assesta per stare più comodo!

Giovedì… giovedì… Concludo la settimana con una storia di fantasmi: “Fragile – A ghost story”, alle 21.05 su Iris. Nel momento in cui il dottore visualizza il filmato in 8 mm e fa lo zoom per scoprire il numero di cartella della bambina, il regista commette due errori: il primo è che non è possibile fare il fermo immagine su un proiettore portatile (la pellicola si brucerebbe), e il secondo è che non è possibile zoomare, in quanto il fotogramma è già a fuoco…infatti l’operazione di muovere l’obbiettivo che compie il dottore sfocherebbe solo maggiormente l’ immagine.

Quando uno è abituato a usare solo il digitale, eh?

 

Ha rovinato un’intera generazione, il digitale. E anche la tua stampante (hihi).

E per il nostro classico filmetto all’italiana del giovedì, propongo “Delitto a Porta Romana” (10.10 RaiMovie). Durante la corsa finale verso Roma per far nascere il figlio nella capitale, viene mostrato un ordine errato degli svincoli: prima inquadrano quello di Settebagni (che è in effetti a circa 5 Km dal GRA) poi però fanno coincidere l’arrivo finale con la barriera di Fiano Romano (Roma Nord) che precede di circa 10/15 Km lo svincolo di Settebagni!

 

Spinuccio, se ti sposti è meglio, sei sulla traiettoria di lancio… Ooooooh… Ci sono cose che non si possono comprare. Lanciare dalla finestra la stampante posseduta che ti stampa HelloKitty invece della relazione è una di queste.

 

Portarla in psicoterapia?

 

Uhm… Spino… le begonie sotto la finestra qui sotto non erano per tua mamma, vero?

 

Beffa. Mentre io mi dirigo di nuovo al negozio di fiori, e Dana presumibilmente a quello di elettronica, voi ragassuoli fate i bravi e tornate a trovarci come sempre venerdì prossimo qui su ilsussidiario.net e quando volete su www.bloopers.it e http://multiplayer.it/bforum/bloopers !!

 

Tschüss!!