L’estate è finita, ma le zanze no, eh? Se unisco i pomfi che ho sulle gambe salta fuori la scritta “Zanze, a morte!”. Oh, ciao Spì. Come va?

Si sopravvive. Un grazie all’anonimo genio che ha inventato lo zampirone.

Uffaaaaa, non so cosa scegliere… Diciamo… uhm… ecco, dai, cominciamo con i film che era meglio non girare: “Pelham 123”, alle 21 su Cielo. Il sequestratore passa a Regina (la controllore della metro) il walkie-talkie e la donna, senza neppure premere il tasto “push to talk” risponde alla domanda che sente arrivare dall’apparecchio … e dall’altro walkie-talkie Ryder sente la sua risposta! A questo aggiungiamo pure il tipico errore del “nessuno dice passo e tutti parlano come se fosse un cellulare” et voilà! una scena che non è per niente realistica. Non che il resto del film lo fosse, diciamolo.

Questo perché si ostinano a fare i remake (o i reboot, peggio che peggio) di film che non ne hanno bisogno, in questo caso de “Il colpo della metropolitana”.

Per quanto riguarda “Omicidio in diretta”, su RaiMovie alle 21, c’è un errore classico di quelli che compaiono sempre: durante tutto il film c’è una tempesta con tuoni e lampi che si sentono/vedono allo stesso istante, in spregio alla differenza fra velocità della luce e del suono. Vabbè che ora pure i neutrini del CERN sembra che vadano più veloci della luce, ma questa è un’altra storia.

Domani, vediamo con cosa ci roviniamo il weekend… No, dai, “Spider-Man 3” e non ci preoccupiamo, lo troviamo su Cielo a mezzanotte e mezza. Qui c’è il solito errore di traduzione del “silicon”. Quando si forma Sandman uno scienziato, tutto sussiegoso, dice che i livelli di “silicone” sono ottimali. A casa mia il silicone si usa per isolare le finestre, sigillare le crepe, eventualmente rifare le tette. Per fare la sabbia si usa il silicio, vogliamo impararlo, traduttori del piffero?!

Su Italia1 alle 21.10 danno invece il terrificante “Tata Matilda”, così tanto che perfino i cuscini cambiano di colore: A circa un’ora di film, Cedric e la signora Quickly sono seduti in soggiorno a parlare. Uno dei figli tenta di giocare uno scherzo alla donna, di metterle una freccia nel didietro, la donna si alza, Cedric prende il cuscino grigio che era sulla sedia che per due inquadrature diventa magicamente giallo, poi torna grigio.

Domenica… domenica… Ecco, “L’intrigo della collana”, alle 21 su Iris. Mi piacciono i film storici, se sono storici davvero tipo il “Maria Antonietta” di Sofia Coppola. E no, le maledette All Star erano volute. VOLUTE. V-O-L-U-T-E. Metti caso, che così non ce lo rimandano più, l’errore delle All Star lilla?

 

Saranno pure volute, ma allora non lo devi spacciare per film storico. Quelli di Visconti e Rossellini erano un po’ un’altra cosa…

Comunque secondo me lo rimandano, l’errore delle All-Star, lo rimandano…

 

Sono troppo ottimista? Lo credo anch’io. Vabbè, dicevamo de “L’intrigo della collana”. In una scena si vede Maria Antonietta passeggiare nei giardini di Versailles indossando degli occhiali da sole; a quell’epoca, gli occhiali non potevano essere indossati dalla corte in pubblico, ma solo in privato. Di fatti Luigi XVI che era miope, era costretto dall’etichetta a non farne uso se non nel suo studiolo privato. Io, praticamente, sarei andata a sbattere contro ogni palo, albero o statua. Fantastico.

 

Tu non saresti stata regina, probabilmente.

Passiamo a “Bugiardo bugiardo”, su Italia1 alle 19,40. Un osservazione un po’ pedante, ma in fondo corretta: nel film il figlio ha espresso il desiderio che il padre non dica neanche una bugia per 24 ore, ma non che il padre si comporti come se fosse sotto l’effetto di un siero della verità, a causa del quale dica contro la sua volontà e senza il minimo autocontrollo tutto quello che realmente gli passa per la testa. In diverse circostanze Jim Carrey si comporta come se avesse l’obbligo di dire tutto quello che pensa realmente, anche laddove nessuno gli fa domande, ma questa condizione va ben oltre quanto desiderato dal figlio, visto che il desiderio in sé non gli impedisce certo di restare in silenzio.

 

“Romeo deve morire”, 21.10, Rete4, frase che parecchi studenti devono aver detto studiando Shakespeare. Se riuscissero ad arrivare alla fine della tragedia, saprebbero che sono stati esauditi, ma non sottilizziamo. Quando Trish entra nella casa sicura col padre ha una pettinatura, nella scena dopo, quando il padre entra nella sua stanza, nonostante appena alzata, ha un’altra capigliatura, sembra essere andata dalla parrucchiera.

Li voglio anch’io, i capelli così…

 

Povero Scuotilancia, chiamato in mezzo per qualsiasi cosa (pure in Romeo+Giulietta di Luhrmann, figurati).

Riprendiamoci con un sano film truzzo che non si copre dietro il Bardo, “Fuori in 60 secondi”, su RaiTre alle 21,05. Trovare un errore fisico in un film del genere – che non sia di cinematica delle auto – non è semplice, ma eccolo qui: i poliziotti trovano quella che gli americani chiamano “black light”, ossia luce nera, che serviva ai rapinatori per leggere l’elenco delle auto scritto in vernice fluorescente sul muro. Nel film essa viene tradotta come “lampada a infrarossi”, ma in realtà è una lampada a ultravioletti.

Martedì alle 22 su Cielo (è la terza volta che cito il canale Cielo… penseranno che ce l’abbia con loro?) c’è “Julie & Julia”. Il libro era bello, mi sono copiata anche qualche ricetta.

Errore di traduzione! Nelle scena della cottura delle “aragoste”, cosa che io non tollero e quindi non le mangio nemmeno, si vede chiaramente che non sono aragoste bensì astici. In Inglese LOBSTER può voler dire entrambe le cose, ma in italiano un ASTICE è un ASTICE e un’ARAGOSTA è un’ARAGOSTA! In un film che parla di cucina è un errore davvero grossolano!

 

Toh, già danno in tv il secondo capitolo di Transformers, “La vendetta del caduto”, su Italia1 alle 21.10. Come passa il tempo.

Un altro bell’errore di traduzione che diventa anche errore fisico. I Decepticon vanno a liberare Megatron, che alla fine del primo film era stato buttato a mare nell’Abisso Laurenziano. Il capitano del sommergibile dice che si trova a 9300 braccia di profondità (in inglese fathoms), che corrispondono a 17mila metri. Nessun abisso terrestre, neanche l’Abisso Laurenziano, è così profondo: il massimo è circa 11mila, mentre l’abisso laurenziano si ferma solo a 6mila.

 

Mercoledì… uhm… vediamo… alle 19.25, su Rai Movie, “Funeral Party”. Un errore che è abbastanza patetico, se vogliamo: la salita sulla quale Howard spinge lo zio in carrozzella, nell’inquadratura da lontano, rivela essere in realtà una strada in pianura: è la cinepresa a essere storta. Si capisce dal fatto che gli altri oggetti inquadrati sono storti.

Oooops.

 

Io mi guardo questo film di Ridley Scott che penso neanche sua madre abbia visto… “Nessuna verità”, su Retequattro alle 21.10. Almeno un paio dei nostri blooperini sì, però, e hanno persino trovato qualche errore… per esempio questo: Ferris sta raccogliendo la biancheria stesa su un filo di fronte la finestra. Al filo è appesa anche un appendiabiti (o gruccia o stampella o ometto o comunque venga chiamato in giro per l’Italia :P) che allo stacco scompare senza ragione.

 

Spino, siamo già a giovedì, pens… OH MY GOD!! Danno “L’ospite d’inverno”, alle 23.25, su Iris! La regia è di Alan (Rickman, per quei pochi che non mi conoscessero abbastanza da non sapere che è il mio attore feticcio), e ci sono anche un altro paio di attori che hanno poi interpretato Harry Potter.

I due ragazzini (sorry, non ricordo i nomi) sono sulla spiaggia e quello più alto si lamenta della miserevole grandezza dei suoi genitali. Il più piccolo allora gli offre un tubetto di balsamo di tigre: guardate quando il più grande se lo rigira fra le dita: a seconda dell’inquadratura di fronte o di schiena, le dita cambiano posizione sul tubetto senza logica e senza soluzione di continuità.

Cioè Rickman si è messo pure a dirigere? Roba da matti.

 

Rickman può fare quello che vuole. Ho detto.

 

Vuoi mettere col Carlo Vanzina di “Olè” (Italia1, 21.00)? Anche la tecnologia ci si mette: Alla fine del film Ugo e Nicole si videochiamano, ma Ugo usa un Motorola V3 Razor che non ha la fotocamera interna che non permette quindi di effettuare videochiamate.

 

Spino, sai che sono contenta? Finalmente è ottobre, tempo di castagne, tempo di autunno, tempo di profumo di bosco bagnato, tempo di caminetto da accendere, tempo di giacche, se Dio vuole… e tempo di morire per quelle maledette succhiasangue! Se vado in bagno la trovo l’ammoniaca, almeno?

Non saprei. Io proverei con un esorcismo.

Ragassuoli, buon ottobre a tutti voi, mi raccomando copritevi che comincerà a far fresco! Intanto copiosi saluti da me e Dana, alla prossima settimana qui su ilsussidiario.net e quando vorrete voi su www.bloopers.it e http://multiplayer.it/forum/bloopers!

 

A presto!