No, ma… Spi’, guarda qua: adesso un pelino stanno esagerando.

Cosa, chi, dove? Ah… bè sì, hai ragione, qua dicono che canteranno due canzoni a testa… che noia…

Non l’articolo su Sanremo, quello è in tema, ma solo per le mummie che lo presentano da anni. Intendevo il pezzo su “Warm Bodies”, l’ultima vac… uità cinematografica targa 2013. Io pensavo che almeno gli zombie non potessero essere massacrati come dei poveri, innocenti vampiri o degli incolpevoli mostri, anche perché oggettivamente, come dice Genio in “Aladdin”, “non sono un bello spettacolo e fanno anche un po’ schifo, e invece no. Mi sbagliavo.

Tutto può essere massacrato, basta che diventi di moda. Ora sono di moda gli zombi. Comunque non ho visto Warm Bodies, racconta.

Poi ti racconto, intanto comincio il nostro venerdì con un errore da intenditore ne “L’ultima alba”, alle 21.05 su Iris: quando il cecchino sta appostato nell’erba alta, sente un rumore. Dopo poco passa un cinghiale, ma non può essere quel tipo di animale. Nella foresta tropicale subsahariana vi sono al massimo dei facoceri (presente Pumbaa del “Re Leone”?), che appartengono alla stessa famiglia, ma sono un po’ diversi. Far vedere un cinghiale in Nigeria è come se io avessi girato un film sugli Appennini e avessi fatto vedere una giraffa sulla Maiella.

Secondo me, puoi benissimo mettere una giraffa sulla Maiella. Avranno il diritto di andare in vacanza anche loro.

Su Italia1 alle 21.10 per me c’è “La mummia – La tomba dell’imperatore dragone”, delirio. Rick, durante la preparazione della difesa nel tempio in Himalaya, dice che il Thompson ha i tamburi da 50 colpi (va bene) e i caricatori da 25 colpi. Ma i caricatori verticali del Thompson sono solo da 20 e 30 colpi.

Magari se li fa fare personalizzati…

Magari sì, come quelli di HellBoy, che dice che se li fa con le sue sante manine.

Ti dicevo di “Warm Bodies”. Immaginati un’epidemia di zombie. La prima cosa che ti viene in mente associata a zombie è “Scappa, se li vedi”. Se poi sei anche un fan di “The Walking Dead” saprai anche che tendono a vedere l’essere umano come carne fresca semovente. Spiegatemi come è possibile che uno simpatica fanciulla si innamori di uno di loro. E che il cosetto ricambi pure.

Guarda, è più plausibile che in “Le cronache di Narnia – Il principe Caspian” (alle 21 su Italia1) Susan abbia le frecce autorigeneranti, visto che, avendone in faretra 5, ne tira 4 e se ne ritrova altrettante ancora da tirare…

Se perfino i lupi mannari e i vampiri possono innamorarsi. È rimasto il mostro di Frankenstein – che però la moglie ce l’ha – e il Chupacabras.

Su Mediaset Italia 2 alle 23.10 c’è Daniel Craig pre-007 ma sempre truzzo e truce in “The pusher”. Il protagonista (Daniel Craig) e Gene (Colm Meaney) stanno parlando e bevendo assieme. Il primo versa da bere e appoggia la bottiglia a fianco a un’altra già presente sul tavolo trasparente. Nell’inquadratura da sotto il tavolo la bottiglia è sparita ed è tornata alla posizione di partenza.

Chissà se anche qua si beve vodka Martini “agitato, non mescolato”.

Quindi mi dici che questo zombi qua non ha voglia di carne umana… da mangiare?

No, ma poi la cosa più carina è questo “cuore” che si risveglia (io ho capito così, ma non è poi così chiaro…) è pure contagioso… Ecco, guarda, qui sarebbe stato indicato “Va’ dove ti porta il cuore” (e dove li manderei io, i creatori di tale genialità, aggiungerei…), ma non ci sono errori, ergo ripiego su “Il miglio verde”, alle 21.30 su Rete4, un film meraviglioso. Il film è ambientato nella Louisiana del 1935. Peccato però che questo Stato abbia introdotto la sedia elettrica come strumento per la pena capitale solo negli anni ‘40.

A onor del vero, però, questo è un errore di King, che lo ha inserito nel suo libro e faceva brutto correggerlo…

 

Così il regista può fare scaricabarile, “mica è colpa mia!”

Filmone su Iris alle 22.50, “L’infernale Quinlan” dell’immenso – in tutti i sensi – Orson Welles. Ma neanche lui scevro da errori: la figlia di Linnekar (l’uomo ucciso all’inizio nell’auto) apre con le mani le veneziane della finestra per guardare Quinlan che sta per entrare. Nell’inquadratura da fuori la donna apre le veneziane con le due mani, in quella da dentro con due dita di una sola mano.

 

Ah, poi, mi hanno anche chiesto se volevo vedere “Black Sheep”, un film terrificante su, tieniti forte… pecore assassine! Sarà che è lunedì, ma a me suscita una notevole ilarità. Però scelgo un classicone di quelli seri prima di massacrarti le orecchie con il riassunto delle pecore: “Kramer contro Kramer”, alle 21.05 su Iris. Dustin Hoffman invita a cena un’amica e ci finisce a letto. La mattina dopo lei si alza ed esce dalla stanza completamente nuda, e viene sorpresa dal figlio del protagonista. Lei allora prima si copre il seno con entrambe le mani, poi sposta quella destra sulla parte bassa del corpo. Subito dopo una veloce sequenza, però, è l’altra (cioè quella sinistra) la mano abbassata, e nell’inquadratura successiva torna a essere la destra.

 

Pecore assassine mi mancava.

“Godsend”, su Cielo alle 23.15, col bimbo inquietante che neanche quelli de “Il villaggio dei dannati”. In una scena si vede chiaramente che la madre di Adam, con un gesto di stizza, butta la segreteria telefonica e il telefono a terra. Dopo qualche scena il padre di Adam chiama a casa e magicamente telefono e segreteria telefonica sono a posto.

 

Le pecore assassine ti mancano? Ascolta, allora. Visto che non si salvano nemmeno le pecore, queste sono vittime di esperimenti strani e diventano pecore assassine. Immaginati la saspansss… Tu guardi il film (classificato “horror”, by the way), musica da alta tensione, il protagonista è inseguito da qualcosa, si rifugia in casa, la tensione sale ancora, la porta si apre con uno gneeeeek! sinistro… e appare una pecora. Piuttosto incazzosa, lo riconosco, ma pur sempre un ovino.

 

Eh, ma così spoileri!

 

Ehm. Vabbè, pensiamo a questo martedì che ci offre alle 21.10 su La7 “Uomini che odiano le donne”. Il protagonista sta camminando per le strade di una umida e fredda Stoccolma. Il suo giaccone ha il bavero abbassato, e lui tiene le mani in tasca. A un certo momento, senza soluzione di continuità, lui ha sempre le mani in tasca e cammina, ma il bavero si è misteriosamente alzato attorno al collo.

Oh, faceva freddissimo, si vede!

 

Su La5 alle 21.10 io prendo “Una vita quasi perfetta”. Quando Angelina si sveglia a casa del cameraman, dopo aver rivisto la sua “esibizione alcolica” alla TV, si tira la trapunta sulla faccia: lui gliela tira giù, e sulla faccia di lei non ci sono capelli, ma nello stacco immediatamente successivo, la sua faccia ne è piena. Fra l’altro l’incollatissima pettinatura cambia spesso, seppur di poco, da stacco a stacco, ma in questo caso è palese!

Posso anche fare a meno di conoscere queste schifezze che ti vai guardando…

Mercoledì ti risparmio un’altra perla cinematografica e scelgo direttamente “Letters to Juliet” (21.10, Canale5): all’inizio del film Sophia ha un colloquio con il suo capo alla redazione del giornale. Quando se ne va dall’ufficio e percorre i corridoi lei ha la camicia INFILATA nei pantaloni, uscendo dall’edificio la camicia è FUORI dai pantaloni (oltretutto ben stirata, come se l’avesse sempre indossata così) e infine, quando arriva al ristorante di Victor, è di nuovo DENTRO i pantaloni.

 

Su LA7D alle 21.10 danno “La ragazza che giocava con il fuoco”. Lisbeth legge sul computer di Bjurman del suo appuntamento per la rimozione del tatuaggio per venerdì 7 novembre 2009. Ma tale giorno è stato sabato.

 

Giovedì, ultimo giorno, ti presento l’ennesima genialata: stavolta sono uno squalo delle dimensioni della baia di SanFrancisco che se le da di santa ragione con un polipozzo grosso come il Taj Mahal. Entrambi preistorici, surgelati per motivi oscuri mentre se le davano e scongelati per motivi ancora più oscuri e che riprendono a darsele appena bevuto il caffè. No comment anche qui. Però c’è “Hitman – L’assassino” (23.10, Italia1) che mi consola da tante idiozie. Anche vedo che quando sul treno 47 saluta Nika e le accarezza il volto, c’è un bel primo piano anche del tatuaggio che nella sua terribile lucidità si rivela essere un tattoo temporaneo tipo quelli che regalano nelle confezioni di patatine per bambini.

Ooopsi…

 

In tema di “Django unchained” che spopola nei cinema, su Iris alle 17.40 per la nostra serie dei filmacci all’italiana, c’è “Pochi dollari per Django”, senza più Franco Nero ahimé. Alcuni banditi, durante una razzia, distruggono con della dinamite un granaio, ma nella scena successiva lo stesso granaio è inspiegabilmente intatto.

 

Guarda Spino, sai che si fa noi? Vado a mettere su la collezione completa degli zombie seri da Romero a “TheWalkingDead”, così mi consolo dagli innamoramenti zomboidi, dai vampiri vegetariani (che per me già il cartone del ConteDacula era una mezza bestemmia, da bambina…) e dai mostroni che diventano zuccherini… Saluta, vah, che vado anche a preparare le vettovaglie per la zombo-maratona.

Brava! Anche te però le schifezze te le vai a cercare.

Ragazzuoli non fate come il protagonista di questa delicatezza di cui ci ha parlato Dana: se vedete uno zombi, scappate! Ma tornare sempre qui venerdì prossimo su ilsussidiario.net, e ogni volta che vorrete su www.bloopers.it e http://multiplayer.it/forum/bloopers, coi vostri (e nostri) errori nei film preferiti!

Dana, prepara un pasticcio di carne, che ci sta…