Lucio Battisti e Mogol hanno fatto sognare intere generazioni con canzoni che hanno segnato un’epoca, quali “La canzone del sole”, “Dieci ragazze per me”, “Emozioni” e “Un’avventura”, conosciute anche dai giovani che non hanno vissuto in prima persona i momenti più importanti della carriera del cantante. I due hanno collaborato a lungo, ma anche nel momento in cui hanno deciso di prendere strade diverse (c’è chi pensa che la decisione sia stata influenzata dalla moglie del cantante, Grazia Letizia Veronese) sono riusciti a mantenere un rapporto di amicizia e stima.



Proprio per questo il paroliere ha tuttora belle parole per l’interprete scomparso ormai più di vent’anni fa e ci tiene a ribadire che non sono stati i soldi a dividerli: “Non sono attaccato al denaro, neanche so quanto ho in banca – ha detto in un’intervista -. Di questo devo sempre chiedere a mia moglie, è una questione di principio. Ai principi sono attaccato fino alla morte. Lucio era un grandissimo musicista, compositore e inteprete. Il produttore dei Beatles gli offrì un contratto mondiale che lui non volle firmare”.



“Un’avventura” racconta il rapporto Lucio Battisti-Mogol? Ecco cosa vedremo

Ma come è nata l’idea di realizzare un “musicarello” moderno come “Un’avventura”, in onda su Raitre? Le canzoni interpretate da Lucio Battisti e scritte da Mogol fanno da filo narratore della storia che ha per protagonisti i due protagonisti, Matteo e Francesca, alias Michele Riondino e Laura Chiatti. I due vivono un amore decisamente tormentato, che li porta a lasciarsi per poi riprendersi. Chi penSsa quindi che la pellicola possa essere l’occasione per ripercorrere il sodalizio di successo tra Lucio Battisti e Mogol potrebbe restare deluso. Si punta infatti a far conoscere al telespettatore quale sia il tema centrale del brano, che vuole sottolineare quanto da giovani l’amore sia vissuto in modo spensierato, pensando che non possa finire mai.



Questa è l’occasione anche per riascoltare alcuni dei successi che hanno lasciato il segno nel nostro cuore, anche se il filo narrativo appare a tratti debole. Ma vuole essere la dimostrazione di come stare lontani possa permettere di capire quanto sia pesante non condividere le proprie emozioni.