Guerra Turchia-Siria, Cengiz Under e Merih Demiral nella bufera: i calciatori di Roma e Juventus hanno pubblicato sui social network dei post di aperto sostegno all’invasione decisa da Recep Erdogan. Il difensore bianconero, ex Sassuolo, ha pubblicato una foto di un militare e di una bambina, con alle spalle un carro armato con bandiera turca e con didascalia «Operazione di pace»: un’uscita che ha raccolto tantissime reazioni negative, in controtendenza con il pensiero del Governo Italia e dell’Europa. Nel testo abbinato alla foto si legge inoltre: «La Turchia ha un confine lungo 911 km con la Siria ed è lì che si forma un corridoio terrorista. Il Pkk è responsabile della morte di circa 40 mila persone, comprese donne, bambini e neonati. La missione della Turchia è finalizzata a prevenire la creazione di un corridoio terrorista sul nostro confine meridionale e ricollocare due milioni di siriani in una zona sicura».



CENGIZ UNDER E DEMIRAL NELLA BUFERA PER IL SOSTEGNO A ERDOGAN

Dopo Demiral, è stato il turno di Cengiz Under: l’esterno offensivo della Roma ha pubblicato su Twitter un’immagine che lo ritrae mentre esulta dopo un gol con il saluto militare, foto corredata con tre bandierine della Turchia. Un post che è stato chiaramente letto come un sostegno al presidente Erdogan e all’attacco sferrato contro i curdi. I tifosi della compagine capitolina hanno subissato di critiche l’ex Basaksehir: «Vergognati, mentre fai lo splendido sui social ci sono donne e bambini che muoiono. Facci vedere quanto sei maschio, vai tu in Siria. Roma, fategli cancellare il post!», «Non pensate sia arrivato il momento di limitare i profili social dei propri calciatori (che sono dipendenti)? Non è più accettabile una cosa del genere», «Con questo post non rappresenti il club, quindi per scrivere di politica devi farlo senza mettere in mezzo la Roma!», alcuni dei commenti su Twitter. Ma loro non sono gli unici ad aver preso posizione: tra gli altri citiamo Cenk Sahin del St. Pauli e Unal del Valladolid.



 

 

Leggi anche

Turchia verso l'adesione ai Brics/ Bloomberg: "Il via libera potrebbe arrivare ad ottobre"