Janos Boka, ministro degli Affari europei dell’Ungheria, in una intervista al Corriere della Sera, ha criticato il modo in cui l’Ue sta gestendo la guerra in Ucraina. “La nostra posizione è che l’Unione Europea non dovrebbe finanziare l’Ucraina, ma dovrebbe finanziare la propria strategia ucraina. E questo potrebbe includere anche assistenza finanziaria e di altro tipo all’Ucraina stessa”, ha affermato. 



È da capire tuttavia qual è la strategia migliore da adottare a questo punto del conflitto. “Viktor Orban (il Premier illiberale dell’Ungheria, ndr) ha proposto una discussione strategica sulle politiche che la Ue dovrebbe perseguire in Ucraina. Ritiene che la strategia iniziale, basata sul presupposto che l’Ucraina vincerà sul campo e che ciò indurrà un cambiamento politico in Russia, non funzioni. Quindi dovremmo adeguarci. Siamo un po’ delusi dal fatto che questa discussione non abbia avuto luogo. Nel frattempo, la situazione in Ucraina sta cambiando rapidamente”.



Ungheria, Boka: “Ue non finanzi Ucraina ma una strategia”. La posizione

L’Ungheria, da parte sua, sta intanto bloccando i finanziamenti all’Ucraina. Le motivazioni, secondo Janos Boka, non sono tuttavia da attribuire ad un mancato sostegno nella guerra con la Russia. “La proposta della Commissione vuole fornire assistenza finanziaria per un periodo di quattro anni, ma non si possono prevedere gli sviluppi e le necessità dell’Ucraina con quattro anni di anticipo”, ha sottolineato. È per questo motivo che il Paese chiede una pianificazione più prudente e predisposta ad eventuali modifiche. 



“La partecipazione, a quanto ci risulta, sarà volontaria. Ma il mio primo ministro ha dichiarato in diverse occasioni che l’Ungheria non è contraria a sostenere l’Ucraina e che il governo ungherese prenderebbe in considerazione la partecipazione a questo fondo”, ha ribadito il ministro degli Affari europei. Non ci sono collegamenti dunque con la questione dei sussidi europei negati al suo Paese per la violazione dello stato di diritto. “Per noi sono questioni del tutto separate e riteniamo di essere del tutto in regola per poter ricevere i fondi europei, di ogni tipo”, ha concluso.