Mentre alcuni leader dell’Unione europea chiedono un’accelerazione dei negoziati sull’adesione dell’Ucraina, Viktor Orban si oppone e annuncia un referendum in Ungheria sulla questione. “Veto! Basta così! Chiederemo al popolo ungherese dell’adesione all’Ue per l’Ucraina. Non possiamo sostenere alcuna posizione comune su questo tema fino ad allora“, ha twittato il primo ministro ungherese, allegando un video in cui esprime la sua posizione sul tema. Una posizione già nota, visto che a metà febbraio l’Ungheria aveva bloccato l’apertura della prima parte dei negoziati, chiedendo di ampliare l’elenco dei requisiti per l’Ucraina. All’inizio di marzo, il leader ungherese aveva annunciato un sondaggio nazionale non vincolante sul sostegno all’allargamento dell’Ue all’Ucraina, ora fa ancor più sul serio annunciando appunto un referendum.
A fargli eco anche il suo consigliere politico, Balazs Orban, il quale ha confermato che ci sono altri Paesi che puntano all’adesione dell’Ucraina entro il 2030, mentre il governo ungherese ritiene “sia arrivato il momento di chiedere il parere del suo popolo“. A tal proposito, gli ungheresi saranno il primo popolo ad avere la possibilità di esprimere la loro opinione in merito. Fino ad allora non verrà presa alcuna posizione sul tema, anche se comunque è già molto chiara, visto che c’è la convinzione che l’ingresso di Kiev “rappresenterebbe un enorme peso per l’Europa e per l’Ungheria“.
ZELENSKY CONTRO IL FRENO DI ORBAN
La spaccatura tra l’Ungheria e il resto dell’Ue sulla guerra in Ucraina è apparsa più ampia che mai ieri, quando Orban si è rifiutato di mettere il nome del suo Paese nella dichiarazione congiunta del Consiglio europeo. Anziché continuare a trattare nel tentativo di ottenere l’unanimità, come avvenuto in altre occasioni, gli altri Stati membri hanno tirato dritto, infatti la dichiarazione è stata firmata da 26 Paesi. “A nostro avviso, l’Unione europea ha una sola e semplice missione: sostenere gli sforzi del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump per la pace“, aveva dichiarato Orban alla stampa alla vigilia del vertice di Bruxelles.
L’unanimità serve, invece, per l’adesione. Zelensky non ha preso bene il freno ungherese: “È semplicemente antieuropeo quando una persona blocca decisioni importanti per l’intero continente o che sono già state concordate. L’Europa ha bisogno di rapidità nel prendere decisioni e di strumenti chiari per proteggersi da inutili blocchi“.
“UCRAINA NELL’UE? RISCHIAMO TRACOLLO ECONOMICO”
Orban ha fatto anche notare che la guerra in Ucraina è costata all’Ungheria quasi 23 milioni di euro, ma la piena adesione di Kiev all’Ue imporre un onere finanziario ancor maggiore, pari a circa 1.200 euro a famiglia all’anno. “Bruxelles vuole che siano gli ungheresi a pagare il conto, ma nessuna decisione sarà presa senza la voce del popolo ungherese“, ha tuonato il primo ministro ungherese su X. Orban ha ribadito che bloccherà qualsiasi processo di adesione accelerato per Kiev finché il popolo ungherese non esprimerà la propria posizione. “Questa decisione spetta ai nostri cittadini, non a Bruxelles“, ha aggiunto.
Ma ne ha parlato anche nell’intervista rilasciata a Kossuth Radio: “Prima o poi, se non per altre ragioni, ma per motivi economici, arriverà il momento della riflessione: l’adesione dell’Ucraina all’UE equivarrebbe al collasso economico“. Di sicuro non si sente isolato: “Non dovremmo avere paura di essere soli sulla questione, lo eravamo anche sulla questione migranti e ora sempre più persone condividono la nostra posizione“.
❌ Veto! Enough is enough! We will ask the Hungarian people about the EU-membership of Ukraine. We cannot support any common position on this matter until then. pic.twitter.com/Mvlf7jKrI9
— Orbán Viktor (@PM_ViktorOrban) March 20, 2025