L’Ungheria ha trovato una soluzione al sovraffollamento delle carceri, risparmiando al tempo stesso i soldi dei contribuenti. Ha concesso il rilascio anticipato a diverse centinaia di migranti, considerati “contrabbandieri” in quanto condannati per traffico di esseri umani. «L’Ungheria ha dovuto prendere questa decisione riguardo ai contrabbandieri, perché Bruxelles non contribuisce ai costi della protezione delle frontiere, ma punisce il nostro Paese quando le sue carceri sono sovraffollate», la motivazione fornita da Bence Rétvari, segretario di Stato del Ministero dell’Interno ungherese.



Come evidenziato da Le Figaro, nelle carceri ungheresi sono attualmente detenuti 2.636 stranieri per traffico di esseri umani, il 12% di tutti i detenuti, ognuno dei quali costa allo Stato una media di 5 milioni di fiorini all’anno, pari a circa 13.500 euro. Martedì scorso ne sono stati rilasciati 606, lo stesso potrebbe accadere ad altri 202, in ogni caso con l’obbligo di lasciare il territorio ungherese entro 72 ore, pena il rischio di tornare in carcere. Ciò non vale per chi è condannato per uno o più reati aggiuntivi: in tal caso devono scontare l’intera pena. La maggior parte dei migranti rilasciati sono cittadini serbi, rumeni e bulgari, arrivati seguendo la “rotta balcanica”, la principale via di ingresso illegale via terra nell’Unione europea.



UNGHERIA RILASCIA MIGRANTI: IRA AUSTRIA

Il confine tra Serbia e Ungheria è protetto da una doppia recinzione di filo spinato e da telecamere a infrarossi. Di conseguenza, è impossibile passare senza ricorrere ai trafficanti di esseri umani che forniscono scale, percorsi e spesso li trasportato tramite l’Ungheria. Questa decisione del Paese guidato dal presidente Viktor Orban ha provocato l’ira dell’Austria, che di solito è alleata di Budapest quando si tratta di immigrazione clandestina. Infatti, il governo austriaco ha convocato l’ambasciatore ungherese e intensificato i controlli lungo le frontiere ungheresi. Il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjarto ha replicato dichiarando che «gli austriaci possono entrare e uscire dall’Ungheria senza dover aspettare, mentre gli ungheresi a volte entrano in Austria solo dopo lunghe attese». Il canale televisivo privato RTL Klub con una telecamera nascosta ha ripreso un minibus dell’amministrazione penitenziaria che portava cinque uomini, appena rilasciati alla stazione di Szombathely, al confine con l’Austria, con borse in spalla e biglietti del treno in mano.

Leggi anche

DECRETO FLUSSI/ Porta “socchiusa”, regole, stop migranti economici, governo in direzione giusta