Nuova proposta di direttiva contro le querele temerarie da parte della Commissione europea. La misura consentirà ai giudici di archiviare in termini brevi le cause infondate contro giornalisti e difensori dei diritti umani. La proposta dovrebbe inoltre dare garanzie procedurali e rimedi, come il risarcimento dei danni per gli ingiustamente accusati ma anche sanzioni dissuasive per l’avvio di azioni legali abusive. La Commissione vuole inoltre incoraggiare altri Stati membri ad allineare la propria normativa alla proposta di legge dell’Ue e per questo motivo sta adottando una raccomandazione complementare. L’Unione Europa vorrebbe dunque che tale normativa fosse estate anche per i casi interni dei diversi Stati.
La raccomandazione dell’UE invita inoltre gli Stati membri all’adozione di altre misure come la formazione per combattere gli Slapp, ovvero gli Strategic lawsuit against public participation, una sorta di azioni legali tese a bloccare la partecipazione pubblica.
Querele temerarie ai giornalisti, la proposta dell’Unione Europea: “L’obiettivo è difendere i migliori”
La proposta della Commissione dell’Unione Europea ha come scopo quello di difendere giornalisti e difensori dei diritti umani. Come ha spiegato la vicepresidente della Commissione Europea per i Valori e la trasparenza, Vera Jourova:“Abbiamo promesso di difendere i migliori giornalisti e difensori dei diritti umani contro coloro che cercano di metterli a tacere. La nuova legge lo fa. In una democrazia, ricchezza e potere non possono dare a nessuno un vantaggio sulla verità. Con queste misure stiamo aiutando a proteggere coloro che corrono rischi e parlano quando è in gioco l’interesse pubblico, quando riferiscono ad esempio su accuse di riciclaggio di denaro e corruzione, questioni ambientali e climatiche o altre questioni che sono importanti per tutti noi”.
Il commissario alla Giustizia, Didier Reynders, ha così commentato la proposta: “L’esercizio attivo del diritto fondamentale alla libertà di espressione e di informazione è fondamentale per una democrazia sana e fiorente. L’Ue proteggerà sempre questo diritto. Oggi stiamo compiendo passi importanti per salvaguardare i giornalisti e la società civile che sono sempre più minacciati dagli Slapp che ritardano o addirittura impediscono la pubblicazione di informazioni di interesse pubblico e rappresentano un onere inutile per i tribunali”.