Sembra una barzelletta, invece è tutto vero: il destino di moltissimi studenti d’università italiani è appeso a un filo, quello della connessione a internet. Come riferito da “Il Giornale”, l’Università Tor Vergata (Roma) ha emanato un documento inerente alle linee guida da osservare per gli esami orali, nel quale si legge: “Un malfunzionamento del sistema di ripresa, connessione o un’inquadratura non idonea comporteranno l’annullamento della prova”. Candidato dunque bocciato per colpe non sue? Sì, è così. Tanto che, in vista dell’imminente sessione estiva, sono previsti requisiti tecnologici che gli studenti dovranno rispettare per scongiurare questa spiacevole eventualità. Quali sono? Innanzitutto, essere dotati di un computer o di un tablet dotati di webcam con microfono, mentre “per una videochiamata di gruppo di buona qualità i requisiti minimi di rete sono 500kbps (upload) / 1Mbps (download). Si raccomanda di verificare la velocità di connessione, effettuando, eventualmente, uno speed test online”.
UNIVERSITÀ AI TEMPI DEL CORONAVIRUS: CANDIDATI A RISCHIO ANCHE AL NORD
Non è tutto: la commissione esaminatrice dell’università capitolina sarà chiamata a “monitorare con attenzione il comportamento dell’esaminando; ai fini dell’esito della prova d’esame, si chiede in particolare di valutare se questo denoti distrazione rispetto al monitor o eccessiva incertezza o lentezza nelle risposte”. Anche “La Sapienza”, riferisce “Il Giornale”, prevede che, in caso di perdita di connessione o di interruzioni ripetute, la commissione valuti e si esprima in merito alla validità della prova, mentre a Bologna, qualora la connessione saltasse proprio durante una prova scritta, l’esame sarà tramutato in test orale. Le Università del Nord introducono, invece, un sistema denominato “proctoring”: in buona sostanza, qualsiasi comportamento dello studente in webcam sarà osservato con estrema attenzione e passato al setaccio, al pari di rumori sospetti, quali fogli in movimento, fruscii assimilabili alle pagine di un libro o spostamenti di testa e palpebre.