Nel giorno in cui la Sapienza di Roma festeggia per il premio come miglior università al mondo negli studi classici – meglio ancora di Oxford – un nuovo terremoto giudiziario si “avvicina” al mondo accademico: l’Università degli Studi di Firenze vede recapitare un avviso di garanzia al proprio rettore Luigi Dei con l’ipotesi di reato di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione. La Procura di Firenze al momento ipotizza un sistema autentico di malaffare che avrebbe gestito cattedre e concorsi docenti negli ultimi anni: assieme al rettore dell’Università di Giuseppe Conte (del 26 febbraio scorso l’incontro tra l’ex Premier e Dei per discutere del rientro in attività da docente del prossimo leader M5s), secondo il Corriere della Sera risultano altri 30 indagati con accuse a vario titolo che vanno da associazione a delinquere a corruzione, concussione e abuso di ufficio.
Nella specifica accusa di associazione a delinquere però, assieme al rettore Dei, risultano coinvolti altri sei personaggi tra cui figure di vertice dell’Azienda Ospedaliera universitaria di Careggi: le accuse a Dei riguardano in particolare due concorsi tra il 2019 e i primi mesi del 2021. «Il rettore Luigi Dei ha ricevuto un’informazione di garanzia relativa a un procedimento aperto nei suoi confronti nell’ambito di inchieste su concorsi universitari», spiega l’Ateneo di Firenze in una nota pubblica, «Ogni documentazione ritenuta utile è stata acquisita dall’autorità giudiziaria – spiega invece Luigi Dei tramite il suo avvocato al Corriere della Sera – per ogni opportuna valutazione. Sono sereno e fiducioso che ogni vicenda potrà essere chiarita».
UNIVERSITÀ FIRENZE NEL CAOS: LE ACCUSE
Secondo le prime indagini anticipate dalle agenzie e dallo stesso Corriere della Sera, l’inchiesta contro il rettore dell’Università di Firenze è slegata dalle precedenti che già coinvolsero la facoltà di Medicina e lo stesso rettore Luigi Dei. Tra i destinatari degli avvisi di garanzia anche docenti delle Università di Ancona e Milano sempre in relazione ai concorsi svolti in correlazione all’ateneo di Firenze. Perquisiti e indagati anche il dg di Careggi Rocco Damone e l’ex prorettore Paolo Bechi. Altri indagati nella medesima inchiesta, c’è anche il dg dell’Azienda ospedaliero universitaria Meyer di Firenze, Alberto Zanobini, perquisito dalla Guardia di Finanza così come accaduto anche per diversi altri indagati raggiunti oggi dall’avviso di garanzia. «Sono sereno perché ho sempre operato per il bene del Meyer e continuerò a farlo con determinazione, tanto più ora, in questa fase pandemica, difficile anche per il nostro ospedale», spiega Zanobini alla stampa come primo commento a caldo.