Dottori in turismo: questa la migliore risposta all’improvvisazione, all’inadeguatezza, alle ruggini che hanno zavorrato da troppo tempo l’innovazione, la competitività e la qualità della travel & hospitality industry nazionale. Sono arrivate l’altro giorno le prime lauree del Corso triennale in Hospitality Innovation and e-Tourism, sviluppato dall’Università Ca’ Foscari di Venezia in collaborazione con la Scuola Italiana di Ospitalità, creata da Cassa depositi e prestiti e TH Group. Quattordici dottori e dottoresse hanno concluso il percorso internazionale e professionalizzante, nato nel 2021 e interamente in lingua inglese, che forma i profili più richiesti nel settore dell’ospitalità in Italia e all’estero.



Da subito al top delle classifiche – per il prestigioso QS World University Ranking by subject il corso cafoscarino è primo in Italia e nella TOP 100 mondiale nell’ambito Hospitality and Leisure – il corso coniuga competenze gestionali nell’ambito dell’industria dell’ospitalità con competenze sulla trasformazione digitale e la sostenibilità dei servizi turistici. Una formazione accademica completa, arricchita da numerose esperienze di stage e laboratori, ha definito il percorso di studi dei primi neodottori e neodottoresse, che si sono specializzati negli ambiti del turismo 4.0: dallo sviluppo dei canali social come strumenti di marketing allo sviluppo di un’offerta turistica ecosostenibile; dalla progettazione di eventi all’analisi di come è cambiato negli anni il pubblico museale; dalla gestione delle risorse umane nell’epoca dell’Intelligenza artificiale alla tecnologia blockchain per il settore alberghiero.



“È un traguardo davvero emozionante non solo per studenti e studentesse che tre anni fa hanno riposto la loro fiducia in noi, investendo il loro tempo e le loro energie, e consentendoci di accompagnarli in questo nuovo percorso formativo, ma anche per me come coordinatore del corso di laurea – afferma Claudio Lucchese, docente di informatica e coordinatore del corso. – Un percorso non facile, che copre aree molto diverse tra loro, e che ha permesso loro di acquisire nuove competenze manageriali, economiche, informatiche, relazionali, e di metterle in pratica in ben tre diversi tirocini aziendali. Adesso che questo traguardo è stato finalmente raggiunto, auguro loro un emozionante futuro professionale ed un felice futuro personale”.



“Queste lauree rappresentano il coronamento di un progetto in cui la Scuola Italiana di Ospitalità ha riposto grande fiducia sin dall’inizio e che dimostra come la collaborazione tra pubblico e privato, realizzata con criteri di sostenibilità sociale e con il coinvolgimento di tutti gli attori chiave nella progettazione didattica di un corso di laurea, sia non solo possibile ma anche auspicabile – sottolinea Giulio Contini, direttore della Scuola Italiana di Ospitalità. – Neolaureati e neolaureate sono perfettamente bilingui e dominano una terza lingua a livello B1. Hanno inoltre completato con successo ben tre tirocini aziendali, che si sono rivelati tanto formativi quanto le materie curriculari, molte delle quali innovative e incentrate sul settore specifico. Queste esperienze hanno creato sinergie benefiche per il percorso di crescita degli studenti e dei giovani professionisti. Le oltre 50 aziende, italiane e internazionali, con cui sono state stipulate convenzioni negli ultimi tre anni, esprimono grande soddisfazione per la collaborazione con SIO e Ca’ Foscari per i tirocini degli studenti e manifestano un forte interesse nell’offrire ai neolaureati percorsi lavorativi di crescita in un settore, quello dell’hospitality, che offre sempre più opportunità di carriera”.

Un successo che recentemente si è tradotto anche nel varo ad Hurghada, sul mar Rosso, della sede della Scuola Italiana di Ospitalità in Egitto, frutto dell’accordo tra la compagnia egiziana Pickalbatros, Federturismo Confindustria e la SIO. Un’iniziativa che mira a promuovere la cooperazione nel campo dell’ospitalità e del turismo e formare i giovani locali con standard qualitativi italiani. Il progetto prevede in particolare lo sviluppo di programmi professionali educativi di alta qualità, lo scambio culturale e professionale tra Italia ed Egitto e una più forte cooperazione nella gestione dei flussi migratori regolari per motivi di lavoro. Il memorandum of understanding stabilisce le basi per la collaborazione in ambiti quali la formazione e gli stage internazionali per studenti, la condivisione di risorse didattiche e la cooperazione in progetti di ricerca, così come l’inserimento nel mercato del lavoro in entrambi i Paesi.

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