Sara ricorda ancora l’esperienza, umana e professionale, dello sviluppo del campo petrolifero di Bassora, in Iraq, dove ha guidato un gruppo di 40 persone di 12 nazionalità diverse. Federico invece ha messo proficuamente a frutto il suo know how tecnico, molto solido, acquisito nel campo della gestione dell’energia. In comune hanno entrambi la partecipazione, anni fa, al master Eni in Energy Engineering and Operations, oggi master MiNDS, che ha consentito loro di conoscere e approfondire le tematiche del mondo oil&gas, un settore che richiede figure molto specializzate e che offre possibilità di impiego innovativo, altamente tecnologico, in continua evoluzione e in team.
La transizione energetica, in fase di accelerazione, vede impegnati migliaia di professionisti in tutto il mondo ed Eni, che rappresenta uno dei maggiori player coinvolti sul tema, grazie a una lunga storia di collaborazioni con università e centri di ricerca, non cessa di formare esperti in grado di gestire e guidare il futuro dell’energia e del pianeta. Anzi, forte dei successi formativi finora conseguiti, rilancia i suoi master di altissimo profilo.
È il caso, appunto, del master MEDEA (Management ed Economia dell’Energia e dell’Ambiente), un Mba rivolto ai laureati under 28 in discipline tecnico-scientifiche ed economiche, di qualsiasi nazionalità. Il master, proposto in collaborazione con l’Università di Pavia, prevede un’impostazione interdisciplinare in un contesto internazionale con corsi in inglese, aprendo le porte a stimolanti opportunità professionali, e si svolgerà da settembre a giugno nella sede di Eni Corporate University a San Donato Milanese. Il bando di partecipazione terminerà il 9 maggio (29 aprile per i cittadini non italiani). Eni mette a disposizione borse di studio a copertura completa del costo di MEDEA, incluso un contributo mensile di 1.000 euro lordi per gli studenti italiani e di 1.300 euro lordi per chi proviene dall’estero.
Un’ulteriore stimolante opportunità di ampliare la propria visione sul settore energia per chi si dimostra sensibile e attento ai temi degli Obiettivi 2050 arriva dal master MiNDS (Master in Natural Resources Development and Storage). Rivolto a laureati under 28 in Ingegneria, Geologia e geofisica, Fisica, Chimica e Matematica, questo corso post-laurea, che ha una durata di 9 mesi presso il Politecnico di Torino, più 3 mesi di stage in Eni, introduce a tecnologie innovative e a soluzioni digitali d’avanguardia per la transizione energetica. Anche MiNDS è un master con posti limitati, assegnati su selezione, e prevede borse di studio mensili.
Ma l’offerta formativa di Eni non si ferma qui. Va, infine, segnalato il master GEMS (Geoscience for Energy-Eni Master School), che propone un percorso di alta formazione con un approccio dai forti contenuti digitali a laureati under 28 in Ingegneria, Geologia e geofisica, Fisica, Matematica e Ingegneria, per l’acquisizione di competenze avanzate nell’indagine del sottosuolo. Il master, le cui iscrizioni sono aperte fino al 13 giugno, prevede una selezione con posti limitati e una borsa di studio mensile.
Che plus offre il master GEMS? La possibilità di studiare con compagni di corso provenienti da tutto il mondo, affrontando lo studio di casi reali e di attività geologiche sul campo, accompagnati e guidati da accademici ed esperti internazionali.
Del resto, il mondo Eni è uno scrigno di opportunità e di sfide ad altissimo livello. Come racconta Carlo, oggi responsabile Acquisizione ed elaborazioni geofisiche: “All’inizio, subito dopo l’università, a stupirmi è stato il primo impatto con le dimensioni dei progetti: aree di investigazione gigantesche, ampie centinaia di chilometri quadrati e profonde fino a 8 chilometri. E ancora oggi ho la possibilità di utilizzare tutti i giorni un cluster di calcolo fra i più potenti in Europa”.
“Il mondo delle esplorazioni Eni è affascinante – conferma Gabriela, che segue i progetti di caratterizzazione sismica quantitativa e di rock physics a supporto delle attività esplorative -: un ambiente dinamico, caratterizzato dalla massima integrazione tra le diverse discipline, e dove il rapporto umano e la fiducia reciproca giocano un ruolo di primo piano”.
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