L’appello, puntuale e dettagliato, è pervenuto nelle scorse ore a nome di tutte le università insistenti sul territorio regionale della Lombardia e per bocca di Fabrizio Sala, assessore all’Istruzione, all’Università, alla Ricerca, all’Innovazione e alla Semplificazione: “Lavoreremo insieme per richiedere al Governo una revisione dei criteri di riparto del Fondo integrativo statale, facendo leva sull’attrattività delle nostre Università, in cima alle scelte degli studenti italiani. Siamo infatti a disposizione di tutti i rettori per rafforzare sempre di più il ruolo degli atenei lombardi, puntando sulla formazione dei docenti e sulle competenze dei ragazzi”.
La dichiarazione è giunta nel corso dell’incontro con i membri del Crul, il Comitato regionale di coordinamento delle Università lombarde, presieduto dal rettore di Bergamo, Remo Morzenti Pellegrini, e nel corso della quale si è registrato anche l’intervento del nuovo dg della Direzione Generale Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione della Regione Lombardia, Gianni Bocchieri.
UNIVERSITÀ LOMBARDIA, LE IMPRESSIONI DELL’ASSESSORE SALA
A proposito delle università presenti sul territorio della Lombardia, l’assessore regionale Fabrizio Sala ha sottolineato come sia “sempre più determinante legare Università e Ricerca con una stretta collaborazione tra atenei e imprese. Soltanto così possiamo avvicinare istruzione, formazione e lavoro, con una ricaduta a terra di tutto il grande lavoro dei nostri ricercatori universitari”. Per quanto concerne l’internazionalizzazione delle università lombarde, Sala ha parlato di “un aspetto fondamentale per aumentare la competitività delle nostre università e, soprattutto, per ottenere grandi benefici dai rapporti internazionali con i migliori atenei europei e mondiali”, aggiungendo: “Il mercato del lavoro non ha confini. Queste collaborazioni vanno perciò sempre più stimolate e rafforzate con accordi internazionali e con una ancora più diffusa mobilità degli studenti. Gli universitari ora possono fare infatti sia un’esperienza all’estero, sia un tirocinio di lavoro, oppure conseguire un master”.