Nella primavera del 2022 erano 61 gli atenei che offrivano un servizio di counseling e ascolto psicologico agli alunni. Da allora, come spiega il Sole 24 Ore, la platea di università attente alla salute mentale dei propri studenti è cresciuta arrivando a quota 70. Probabilmente aumenterà ancora grazie al duplice intervento voluto nel frattempo dalla ministra Anna Maria Bernini, che ha stanziato 77 milioni per il benessere degli studenti. 37 sono stati stanziati nell’ambito del Fondo di finanziamento ordinario 2023 per le università statali (serviranno però anche per tirocini curriculari e placement dei laureandi) mentre altri 40 per le istituzioni Afam (Accademie, Conservatori ecc.). Questi serviranno a promuovere 16 iniziative di contrasto alla fragilità dei giovani.



Nelle strutture che già offrono questo servizio, in alcune si parla di orientamento. In altre, invece, gli specialisti servono per affrontare l’ansia da esame o le difficoltà rappresentate da problemi personali. Ad esempio a Cagliari l’università ha attivato un servizio di counseling psicologico che “si propone come risorsa utile per aiutare gli studenti a vivere in modo positivo il proprio percorso formativo universitario, nei modi e nei tempi previsti, prevenendo abbandoni o ritardi negli esami”. La scelta, spiega Il Sole 24 Ore, può essere dettata da “problemi di adattamento al contesto universitario” o da “blocchi, ansia e difficoltà
di rendimento agli esami, demotivazione allo studio oppure confusione sulla scelta del percorso universitario e difficoltà nella gestione dello stress”.



Supporto psicologico agli studenti: cosa offrono le università

Tra le università che riservano un aiuto psicologico agli studenti c’è l’Alma Mater di Bologna che ha istituto il Sap, servizio
di aiuto psicologico riservato a studenti e giovani dai 20 ai 28 anni afferenti all’Usl bolognese. A Torino l’ateneo offre invece assistenza gratuita agli studenti e alle studentesse che vivono un disagio psicologico “attraverso una relazione professionale di aiuto, dà la possibilità di comprendere le proprie modalità di pensiero e di comportamento, acquisendo maggiore consapevolezza delle cause del proprio malessere“. Nella Capitale, la Luiss offre un servizio chiamato “Luiss ti ascolta” mentre anche le tre università pubbliche supportano gli studenti con esperti ad hoc.



Servizi simili anche alla Statale di Milano, a Padova, a Bari, a Napoli o a Sassari. A Pisa sono previsti percorsi sia individuali sia di gruppo. L’università di Parma organizza invece il counseling psicologico rivolto a studentesse e studenti, al personale strutturato dell’ateneo e ai loro familiari. Anche a Messina viene offerto un servizio di supporto e orientamento gratuito attraverso il centro di ricerca e intervento psicologico. All’università dell’Insubria, c’è un servizio di supporto individuale e gratuito, gestito dal dipartimento di Medicina, come spiega Il Sole 24 Ore. Stessa cosa a Teramo, dove è stato istituito un servizio psicologico durante il Covid.