Ci sarebbero prove del coinvolgimento di diversi dipendenti dell’agenzia Onu per i profughi palestinesi (Unrwa) negli attacchi di Hamas ad Israele del 7 ottobre, che ha portato alla morte di circa 1.200 persone e al sequestro di altre 240. Lo ha rivelato Philippe Lazzarini, commissario generale dell’Unrwa, annunciando di aver posto sotto indagine alcuni impiegati e di aver interrotto ogni legame con loro dopo aver ricevuto le informazioni da Israele «per garantire la capacità da parte dell’agenzia di continuare l’assistenza umanitaria». Stephane Dujarric, portavoce del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, ha garantito che le Nazioni Unite condurranno una revisione «indipendente, urgente e complessiva» dell’Unrwa.



Inoltre, ha riferito che Guterres «è inorridito da queste notizie e ha chiesto a Lazzarini di indagare rapidamente per assicurare che ogni dipendente dell’Unrwa di cui sia dimostrato che abbia partecipato o incoraggiato quanto avvenuto il 7 ottobre, o qualsiasi altra attività criminale» sia subito licenziato e deferito per una possibile prosecuzione penale. Gli Stati Uniti sono «estremamente turbati», ha dichiarato il portavoce del Dipartimento di Stato Usa Matthew Miller, aggiungendo che il segretario di Stato Antony Blinken ha parlato con Guterres sottolineando che gli Stati Uniti concordano con la decisione di un’indagine interna e di una revisione indipendente dell’Unrwa.



UNRWA NELLA BUFERA: USA SOSPENDONO PAGAMENTI

Sarebbero 12 i dipendenti dell’Unrwa che potrebbero essere coinvolti nell’attacco terroristico del 7 ottobre a Israele. L’agenzia Onu non ha rivelato il numero dei dipendenti coinvolti, che però è emerso nelle comunicazioni del Dipartimento di Stato Usa sulla vicenda. Gli Stati Uniti, che con Germania e Ue sono tra i maggiori sostenitori dell’agenzia nello scorso hanno, hanno annunciato di aver immediatamente sospeso ogni pagamento destinato all’Unrwa. Josep Borrell, Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, si è detto «preoccupato» e riservato di compiere «ulteriori passi» legati all’indagine, che «si auspica sia completa e approfondita».



Nel frattempo, Eylon Levy, portavoce del governo di Israele, ha accusato l’Unrwa di aver provato ad insabbiare la notizia, lanciata nel giorno in cui l’attenzione dei media è rivolta alla sentenza della Corte dell’Aja sulle accuse di genocidio contro Israele. «In qualunque altro giorno, il titolo sarebbe stato questo: “Israele fornisce le prove della complicità tra dipendenti Onu e Hamas”», ha twittato. Le autorità israeliane, a partire dal primo ministro Benjamin Netanyahu, avevano più volte accusato l’agenzia Onu, fondata nel 1949 dopo la prima guerra arabo-israeliana, di «fomentare l’odio contro lo Stato di Israele». Un’accusa che l’agenzia – che si occupa di fornire servizi come istruzione, sanità e aiuti umanitari ai palestinesi che si trovano a Gaza, Cisgiordania, Giordania, Siria e Libano – ha sempre respinto.