Vanessa Porrea, nota in particolare al pubblico di Uomini e Donne per essere stata l’ex dama del Trono Over, ha vissuto per tre anni un dramma, perseguitata da uno stalker. Il personaggio tv è stata tempestata di messaggi, ma anche pedinata, attesa davanti ai negozi o sotto casa, “citofonata” e piantonata, dal 2016 fino al 2019. Insomma, un vero e proprio inferno quello di Vanessa Porrea, quarantenne di Tortoredo, in provincia di Teramo, un calvario vissuto prima e durante il periodo passato nella trasmissione di Canale 5. La denuncia è scattata ad inizio del 2019, ma solo di recente, a causa del covid e di un cambiamento dei giudici, il processo è entrato nel vivo.



Sul banco degli imputati un 46enne di Brescia, tale Pierpaolo Bossini, che dovrà rispondere del reato gravissimo di atti persecutori, per fatti risalenti al periodo 2016-febbraio 2019. Secondo l’accusa, l’imputato avrebbe iniziato a perseguitare la donna con «reiterate condotte intrusive» nella sua sfera privata. E Vanessa Porrea svela: «Mi ha sconvolto la vita. Ancora adesso, rivivere al processo quella situazione, mi crea ansia e mi riempie di negatività. Io che sono una donna positiva e coraggiosa, e voglio solo pensare a una vita piena a gioiosa. Perché ogni donna, anche se è un personaggio pubblico e fa un lavoro che espone la sua immagine, ha comunque diritto a vivere in maniera serena».



VANESSA PORREA: “ESSERE UNA BELLA DONNA NON E’ MOTIVO PER FARTI MOLESTARE”

Vanessa Porrea era arrivata al punto da non poter uscire più di casa per evitare appunto di incontrare il molestatore seriale, “vivendo perennemente in uno stato d’ansia e di limitazione”, aggiunge il Messaggero, tenendo conto che la donna è anche madre di una ragazza adolescente e di un ragazzo più grande. Fortunatamente l’inferno era terminato a febbraio 2019, quando il tribunale di Teramo aveva emesso un divieto di avvicinamento nei confronti dello stalker, e quindi l’arresto come aggravamento della misura cautelare.



«Essere una bella donna, sexy e provocante – aggiunge e conclude Vanessa Porrea – anche se lo fai sui social per farti conoscere oppure su un sito per lavoro, non dovrebbe assolutamente essere un buon motivo per autorizzare un uomo a molestarti, pedinarti, perseguitarti, renderti la vita un inferno». Il prossimo novembre il processo riprenderà con una nuova udienza.