L’uomo approderà su Marte a partire dal 2035: il pronostico giunge direttamente da chi conosce l’universo e il livello di avanzamento dell’ingegneria aerospaziale. Si tratta di Amalia Ercoli-Finzi, ingegnere e consulente della NASA, che compirà 85 anni il prossimo 20 aprile e che, nella sua carriera, ha dovuto scontrarsi con pregiudizi ardui da eradicare: “Dicevano che non era roba da donne – ha commentato sulle colonne di QN –. Avevo questa compulsione alla domanda e la necessità di mettere le mani negli ingranaggi. Mi chiamavano Hynkel, come il dittatore di Tomania di Charlie Chaplin. Anche i maschi però dovrebbero sapere montare e smontare. E, se ne hanno voglia, giocare con le bambole”.



Il primo ingegnere aeronautico donna in Italia ha quindi parlato dello sbarco dell’umanità sul Pianeta Rosso: “Butto lì una data: seconda metà degli anni Trenta. Il problema è tornare, non ho mai conosciuto un astronauta contento di morire nello spazio. Io per logica anagrafica mi troverò già lassù a contribuire come posso. Sarò la mano che viene dal cielo”.



UOMO SU MARTE, MA ANCHE L’ATTACCAMENTO ALLA FEDE: INTERVISTA AD AMALIA ERCOLI-FINZI

Intanto, l’Esa ha deciso di dedicare ad Amalia Ercoli-Finzi uno dei rover della missione su Marte ExoMars, con l’85enne che presiederà le operazioni dalla Terra: “Emozione fortissima. Ancor di più che l’altro sia dedicato a Rosalind Franklin. Bel risarcimento: aveva fotografato la doppia elica del Dna, un collega l’ha rubata dal cassetto e pubblicata col proprio nome. Non ha preso il Nobel come meritava, è morta per l’esposizione ai raggi X. Io non sono favorevole alle quote rosa ma contro quelle azzurre. Ho messo per iscritto che nella missione su Marte dovranno esserci 7 persone, di cui 4 donne. Non credo mi ascolteranno”.



In relazione al sempiterno dibattito sul rapporto Fede-scienza, l’esperta si è espressa in questi termini su “QN”: “Siamo formiche su un tappeto, non vediamo il disegno meraviglioso sopra. La mia Fede non è credere a cose che vanno contro la logica, ma credere a ciò che la logica non spiega. Galileo diceva che il Sole, con tutti quei pianeti che dipendono da lui, riesce ancora a fare maturare un grappolo d’uva come se non esistesse nulla di più importante nell’universo. Dio è così. Io ho un ottimo rapporto con il Signore”. Infine, una rivelazione: le stelle piangono e lo fanno quando vengono mangiate dai buchi neri, emettendo raggi X.