Mark Zuckerberg, ceo di Meta, crede che presto l’intera vita dell’uomo si trasferirà in un mondo virtuale, abbandonando quello reale. Una prospettiva alquanto terrificante e simile alla trama di un film di fantascienza: eppure, è emersa per davvero nel corso di una chiacchierata tra il fondatore di uno dei social media più conosciuti, Facebook, e Lex Fridman, podcaster esperto in materia di tecnologia. Le parole pronunciate da Zuckerberg lasciano intendere che questa svolta non è un’eventualità tanto remota: “Molte persone pensano che il metaverso riguardi un luogo, ma io credo che riguardi il momento in cui mondi digitali immersivi diventeranno il modo principale in cui viviamo le nostre vite e trascorriamo il nostro tempo”.



Insomma, una vera e propria esistenza in una dimensione che non esiste, ma nella quale l’essere umano rimarrebbe imprigionato. Resta ancora da comprendere come essa possa arrivare a rimpiazzare del tutto la quotidianità nel mondo reale, ma la sensazione è che ci si stia già lavorando.

ZUCKERBERG E IL METAVERSO: LA DATA DEL 2030…

Come riporta un articolo pubblicato su “The Sun”, nel metaverso di Zuckerberg gli esseri umani sono rappresentati da avatar senza gambe e il miliardario “ha recentemente dimostrato come un utente possa creare i propri mondi partenza da uno spazio completamente vuoto”. In una diretta andata in onda sulla piattaforma di Facebook, l’avatar di Zuckerberg “ha costruito il suo scenario, il tutto dialogando con un assistente di Intelligenza Artificiale, chiamato Builder Bot”.



“The Sun” ha raccolto anche l’opinione della direttrice della società di consulenza del “Future Today Institute”, Melanie Subin, secondo cui una grande percentuale di persone trascorrerà la maggior parte delle ore di veglia nel metaverso entro il 2030. Una data non così distante, se ci si pensa: tra soli 8 anni buona parte della popolazione mondiale potrebbe soppiantare la realtà “reale” con quella digitale.

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