Intervento d’urgenza per un uomo di 40 anni, che ha rischiato la vita nel milanese per aver ingerito un uovo d’anatra cotto. Il 40enne aveva infatti deciso di provare il ‘balut’, un piatto tipico di numerosi Paesi del sud-est asiatico dalle presunte proprietà afrodisiache, che consiste in un uovo di anatra o gallina fecondato e bollito nel guscio poco tempo prima della schiusa. Nell’uovo è quindi presente un embrione quasi completamente formato, e sarebbe stato proprio quest’ultimo a mettere in pericolo la vita del 40enne.



L’elevata temperatura dell’acqua in ebollizione, infatti, avrebbe calcificato lo scheletro dell’embrione. Dopo che l’uomo ha inghiottito il ‘balut’ tutto intero, quindi, lo scheletro sarebbe rimasto incastrato nell’esofago cervicale, cioè la parte superiore dell’esofago. L’ostruzione è apparsa fin da subito molto grave e ha richiesto l’esecuzione di un intervento di chirurgia robotica mai effettuato prima d’ora, che ha richiesto il ricorso all’endoscopia digestiva. L’intervento è stato portato a termine con successo presso l’ospedale San Paolo di Milano e ha permesso un lieto fine a una situazione che avrebbe potuto avere un finale molto diverso.



Uovo d’anatra incastrato nell’esofago, l’incredibile intervento che ha salvato la vita al 40enne

L’ospedale San Paolo di Milano ha rilasciato una nota per spiegare il complesso procedimento che ha salvato la vita al 40enne. L’intervento è riuscito senza effettuare nessuna incisione chirurgica, così che il canale digerente fosse completamente integro. Le équipe di Endoscopia digestiva e i team di Chirurgia robotica e di Anestesia e rianimazione hanno operato utilizzando un robot chirurgico, che ha guidato la frammentazione endoscopica dell’uovo balut. Il corpo estraneo, che aveva provocato una grave occlusione all’esofago, è stato quindi spinto nella cavità gastrica e la parte superiore dell’esofago è stata così liberata.



A quanto si apprende, il 40enne è già stato dimesso dopo alcuni giorni di osservazione: le sue condizioni di salute sono buone, come ha comunicato l’ospedale milanese. Il rischio che ha corso è stato molto severo, secondo quanto ha spiegato la struttura. Se l’uovo fosse rimasto lì troppo a lungo, il 40enne avrebbe potuto incorrere nel rischio di perforazione dell’esofago oppure di necrosi da compressione. Ora resta da capire come mai l’uomo abbia ingerito l’uovo balut intero, poiché si tratta di un piatto che viene servito accompagnato da diversi condimenti e non è previsto che sia ingerito senza averlo prima masticato.