Un’immagine che si rivela un aspetto inedito di Urano proviene dal telescopio Webb. Lo scatto è stato reso pubblico dalla Nasa e sta facendo il giro del mondo. Il pianeta è stato ripreso attorniato dai suoi anelli, ripreso in tutta la sua luminosità. L’immagine mostra in maniera nitida anche gli anelli polverosi più piccoli, osservati solamente nel 1986 grazie alla navicella spaziale Voyager 2 e dall’Osservatorio Keck, alle Hawaii. Urano ha caratteristiche uniche, come spiegano gli scienziati, perché “ruota su un lato, a circa un angolo di 90 gradi dal piano della sua orbita. Ciò causa stagioni estreme poiché i poli del pianeta sperimentano molti anni di luce solare costante seguiti da un numero uguale di anni di completa oscurità”.
Urano impiega 84 anni per fare un giro completo attorno al Sole. Il Polo Nord è nella fase della “primavera” e l’estate arriverà soltanto nel 2028. Quando la navicella Voyager 2 arrivò fino al pianeta, il Polo Sud era in estate. Il pianeta 13 anelli, 11 ripresi dal telescopio Web: nella foto, a causa della loro luminosità, sembrano un solo grande anello.
Com’è composto Urano
Urano è soprannominato dagli scienziati il “gigante di ghiaccio” per la sua particolare composizione chimica. “Si pensa che la maggior parte della sua massa sia un fluido caldo e denso di materiali “ghiacciati” – acqua, metano e ammoniaca – sopra un piccolo nucleo roccioso”, hanno spiegato ancora gli scienziati. Nell’immagine destinata a passare alla storia, il telescopio Webb ha anche catturato alcune delle 27 lune conosciute di Urano. Molte sono troppo piccole per essere visibili, mentre altre sono state riprese dalla telecamera. La nuova immagine di Urano è frutto di un’esposizione di dodici minuti con soli due filtri.
Secondo gli scienziati, “È solo la punta dell’iceberg di ciò che Webb può fare osservando questo misterioso pianeta“. Urano, come stabilito nel 2022 dalle National Academies of Sciences, Engineering, and Medicine, sarà una priorità negli studi pianificati per i prossimi dieci anni e fino al 2033 in quanto gli scienziati vogliono capire meglio cosa si nasconda dietro al pianeta.