Papa Francesco
, dalla loggia delle Benedizioni di piazza San Pietro, ha letto il suo messaggio di Natale e ha dato la benedizione Urbi et Orbi: “Il Signore Gesù porti a tutti voi l’amore di Dio, sorgente di fiducia e di speranza e porti insieme il dono della pace che gli angeli annunziarono ai pastori di Betlemme. In questo giorno di festa volgiamo lo sguardo a Betlemme. Il Signore viene al mondo in una grotta ed è adagiato in una mangiatoia per animali, perché i suoi genitori non hanno potuto trovare un alloggio. Viene tra noi nel silenzio e nell’oscurità della notte, perché il Verbo di Dio non ha bisogno di riflettori: lui è la luce che rischiara il cammino. Gesù nasce in mezzo a noi e Dio con noi viene per accompagnare il nostro vivere quotidiano e condividere tutto: gioie e dolori, speranze e inquietudine. Viene come bambino inerme, nasce al freddo, povero tra i poveri, bisognoso di tutto. Bussa ai nostri cuori per trovare riparo. Lasciamoci avvolgere dalla luce, vinciamo il torpore del sonno spirituale e le false immagini della festa che fanno dimenticare chi è il festeggiato: il figlio di Dio nato per noi”.
“Volgiamoci a Betlemme, dove risuona il primo vagito del principe della pace, quella pace che il mondo non può dare e che Dio padre ha donato mandando al mondo suo figlio. Il Natale del Signore è il Natale della pace. Gesù Cristo è anche la via della pace. Egli, con la sua incarnazione, passione, morte e resurrezione ha aperto il passaggio da un mondo chiuso e oppresso a un mondo aperto, libero di vivere nella fraternità e nella pace. Per potere seguire questa strada dobbiamo spogliarci dei pesi che ci intralciano e ci tengono bloccati. Quali sono? Sono le stesse passioni negative che impedirono al re Erode e alla sua corte di riconoscere e accogliere la nascita di Gesù: l’attaccamento al potere e al denaro, la superbia, l’ipocrisia, la menzogna. Mentre ci viene donato il principe della pace, venti di guerra continuano a soffiare gelidi sull’umanità. Se vogliamo che sia Natale, fissiamo il volto del bambino nato per noi e nel suo piccolo viso innocente riconosciamo quelli dei bambini che anelano la pace. I nostri fratelli e sorelle ucraini vivono questo Natale al buio, al freddo, lontano dalle proprie case, a causa della distruzione causata da dieci mesi di guerra. Il Signore illumini le menti di chi ha il potere di fare tacere le armi. Purtroppo si preferisce ascoltare altre ragioni, dettate dalle logiche del mondo, ma la voce del bambino chi la ascolta?”.
“Il nostro tempo sta vivendo una grande carestia di pace: pensiamo alla Siria, martoriata da un conflitto non ancora finito. Pensiamo alla Terra Santa, dove sono aumentati le violenze e gli scontri, con morti e feriti. Gesù Bambino sostenga le comunità cristiane di tutto il Medio Oriente, perché in ciascuno di quei Paesi si possa vivere la bellezza della convivenza fraterna. Aiuti in particolare il Libano, perché possa finalmente risollevarsi. La luce di Cristo illumini la regione del Sahel, sconvolta da scontri e violenze. Orienti verso la tregua lo Yemen, il Myanmar e l’Iran. Ispiri le persone di buona volontà nel continente americano per pacificare le tensioni politiche e sociali che interessano vari Paesi: penso in particolare alla popolazione haitiana, che soffre da tanto tempo. Ogni guerra provoca fame e sfrutta il cibo come arma, impedendone la distribuzione a popolazioni già sofferenti. Dobbiamo impegnarci affinché il cibo sia solo strumento di pace. L’indifferenza respinge Gesù o lo ignora. Non dimentichiamoci dei tanti profughi rifugiati, che bussano alle nostre porte in cerca di conforto, calore e cibo. Non dimentichiamoci degli emarginati, degli orfani, delle persone sole, degli anziani, dei carcerati. Lasciamoci commuovere dall’amore di Dio”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
URBI ET ORBI NATALE 2022: PAPA FRANCESCO BENEDICE IL MONDO DALLA LOGGIA DI PIAZZA SAN PIETRO
Fra pochi minuti prenderà il via la diretta streaming video della benedizione “Urbi et Orbi” che Papa Francesco impartirà al mondo intero, dopo avere letto il suo messaggio di auguri natalizio, che con ogni probabilità si soffermerà anche sull’attualità. La cronaca che giunge dalle zone di guerra, fra cui figura anche l’Ucraina racconta di persone, di civili che vivono momenti di grande difficoltà. Esaurita la lettura di tale testo scritto di suo pugno, il Pontefice darà la benedizione Urbi et Orbi, cioè alla citta e al mondo.
L’appuntamento è in piazza San Pietro, dalla loggia delle Benedizioni, alle 12 di oggi, domenica 25 dicembre 2022, giorno di Natale. Un giorno denso di significato e di speranza per tutti i cristiani, che accolgono la Luce che squarcia le tenebre sulla Terra: Dio si è fatto uomo. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
BENEDIZIONE URBI ET ORBI NATALE 2022 CON PAPA FRANCESCO
Come già avvenuto lo scorso anno, anche per il Natale 2022 si rinnova la tradizione – nel giorno del Natale del Signore – della Benedizione “Urbi et Orbi” di Papa Francesco dalla Loggia Centrale di Piazza San Pietro: piazza del Vaticano torna ad essere gremita dopo i due anni di limitazioni Covid (l’anno scorso si tenne comunque in Piazza la Benedizione Urbi et Orbi di Natale e non nell’Aula delle Benedizioni del Palazzo Apostolico Vaticano, ma gli ingressi erano ancora contingentati). Dopo la Santa Messa della Notte di Natale celebrata ieri sera, Papa Francesco da tradizione non “ripete” l’eucaristia la mattina del 25 dicembre ma affida alla cristianità il messaggio Urbi et Orbi, “alla Città e al Mondo”, per annunciare la gioia della Venuta del Signore al mondo intero.
In tv su Rai 1 e su Canale 5 si potrà comunque assistere alla diretta della Santa Messa del Giorno da due diocesi italiane, per chi si fosse perso quella celebrata dal Papa ieri: l’appuntamento poi però resta alle ore 11.55 in diretta tv su Rai 1, Tv2000 e Canale 5 per il messaggio natalizio al mondo di Papa Francesco, con conseguente Benedizione “Urbi et Orbi”. Sarà possibile seguire la celebrazione del Natale con Papa Francesco anche in diretta video streaming su RaiPlay, Tv2000.it/live e Mediaset Play, o sul canale YouTube di Vatican News (qui a fondo pagina). Come noto, la benedizione “Urbi et Orbi” con il Santo Padre contempla l’indulgenza plenaria, ovvero la remissione di tutte le pene dovute per i peccati commessi fino a quel momento: è valida per tutti coloro che la ricevono non solo in presenza ma anche tramite i vari mezzi di comunicazione (radio, tv, diretta streaming video online) ed è prevista nelle forme canoniche della Chiesa Cattolica.
BENEDIZIONE URBI ET ORBI: PAPA FRANCESCO, IL MESSAGGIO DI NATALE DEL 2021
Dal Covid alla guerra, le emergenze mondiali rispetto allo scorso anno sono decisamente “modificate” anche se entrambe concorrono ad aver reso il 2022 uno degli anni più difficili e complessi dell’intera storia contemporanea: il messaggio di Natale per questo 2022 sarà per Papa Francesco l’ennesima occasione di ribadire il suo appello ad una pace vera, resa e testimoniata dalla venuta di Gesù che riaccade ogni anno, ogni istante. Nel messaggio successivo alla Benedizione “Urbi et Orbi” lo scorso Natale 2021 Papa Francesco si rivolse all’umanità ancora segnata da due anni di pandemia Covid-19 anche se in “ripresa” per quanto riguarda le libertà individuali e di movimento. Quello però che notava già all’epoca il Santo Padre erano quelle ombre oscure all’orizzonte per quanto riguarda gli scontri e le tensioni internazionali. Solo due mesi dopo sarebbe scoppiata la guerra in Ucraina per la quale in questi giorni di Avvento il Pontefice ha rivolto diversi appelli, non da ultimo nell’Udienza Generale del 14 dicembre: «si soffre tanto in Ucraina, tanto, tanto! E io vorrei attirare l’attenzione un po’ sul prossimo Natale, anche le feste. È bello festeggiare il Natale, fare le feste…ma abbassiamo un po’ il livello delle spese di Natale – così si chiamano. Facciamo un Natale più umile, con regali più umili. Inviamo quello che risparmiamo al popolo ucraino, che ha bisogno, soffre tanto; fanno la fame, sentono il freddo e tanti muoiono perché non ci sono medici, infermieri a portata di mano. Non dimentichiamo: un Natale, sì; in pace con il Signore, sì, ma con gli ucraini nel cuore. E facciamo quel gesto concreto per loro».
Nel messaggio del Natale 2021 Papa Francesco si concentrò su quelle emergenze globali che concorrevano – e concorrono tutt’oggi – al timore di una “terza guerra mondiale a pezzi”: «mentre risuona intorno a noi e nel mondo intero l’annuncio della nascita del Salvatore, sorgente della vera pace, vediamo ancora tanti conflitti, crisi e contraddizioni. Sembrano non finire mai e quasi non ce ne accorgiamo più. Ci siamo abituati a tal punto che immense tragedie passano ormai sotto silenzio; rischiamo di non sentire il grido di dolore e di disperazione di tanti nostri fratelli e sorelle». Dalla Siria all’Iraq, dal Medio Oriente al Myanmar, ma anche l’Etiopia e il Sudan, fino alle Americhe: «Fa’ che prevalgano nei cuori dei popoli del continente americano i valori della solidarietà, della riconciliazione e della pacifica convivenza, attraverso il dialogo, il rispetto reciproco e il riconoscimento dei diritti e dei valori culturali di tutti gli esseri umani». L’appello al Gesù Bambino che “riaccade” a Betlemme anche in questo Natale fu il criterio unico per “tenere assieme” tutte quelle emergenze: «tante sono le difficoltà del nostro tempo, ma più forte è la speranza, perché «un bambino è nato per noi» (Is 9,5). Lui è la Parola di Dio e si è fatto in-fante, capace solo di vagire e bisognoso di tutto. Ha voluto imparare a parlare, come ogni bambino, perché noi imparassimo ad ascoltare Dio, nostro Padre, ad ascoltarci tra noi e a dialogare come fratelli e sorelle. O Cristo, nato per noi, insegnaci a camminare con Te sui sentieri della pace».
BENEDIZIONE NATALE 2022, IL TESTO DELLA PREGHIERA “URBI ET ORBI”
La Benedizione “Urbi et Orbi” – letteralmente “alla città” e “al mondo” – è certamente uno dei testi più antichi della storia ella Chiesa: riflette in sostanza la richiesta umile e libera che Papa Francesco rivolge alla misericordia di Dio, per ricevere la benedizione solenne sul cuore tormentato di ogni singolo individuo. La benedizione Urbi et Orbi viene pronunciata in lingua latina da Papa Francesco e contiene sia l’indulgenza quanto, appunto, la formula per la remissione dei peccati. Come già anticipato, con la Benedizione “Urbi et Orbi” viene concessa a tutti i fedeli cristiani in ascolto la possibilità della remissione di tutti i peccati, con annesse problematiche e drammi immediatamente legati ad essi. Nell’attesa del collegamento delle ore 12 in Vaticano con Papa Francesco per il messaggio di Natale 2022 e la Benedizione, ecco di seguito il testo integrale della benedizione Urbi et Orbi direttamente tradotto in lingua italiana:
«I Santi apostoli Pietro e Paolo, nel cui potere e autorità confidiamo, intercedano per noi presso Dio / Per le preghiere e i meriti della beata sempre vergine Maria, del beato san Michele arcangelo, del beato Giovanni Battista, dei santi apostoli Pietro e Paolo, e di tutti i santi, Dio onnipotente abbia misericordia di voi, e, perdonati tutti i vostri peccati, Gesù Cristo vi conduca alla vita eterna / Dio onnipotente e misericordioso vi dia l’indulgenza, l’assoluzione e il perdono di tutti i vostri peccati, un periodo di pentimento genuino e fruttuoso, un cuore sempre penitente e una conversione della vita, la grazia e il consiglio dello Spirito Santo, e la perseveranza continua nelle opere buone / E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo discenda su di voi e con voi rimanga sempre».