I cristiani perseguitati, i sacerdoti rapiti, i migranti e le vittime della mancanza di pace: a loro si rivolge Papa Francesco nella benedizione Urbi et Orbi di Natale. Il Santo Padre si è rivolto agli “schiavi dell’oggi” per dire loro che la Parola di Dio li invita “ad uscire dalle prigioni”. La luce di Cristo è più grande delle tenebre che coprono i conflitti economici, geopolitici ed ecologici. “Cristo sia luce per i tanti bambini che patiscono la guerra e i conflitti in Medio Oriente e in vari Paesi del mondo”. Papa Francesco parla anche al popolo siriano che “ancora non vede la fine delle ostilità che hanno lacerato il Paese in questo decennio”, ma anche a quello libanese, “perché possa uscire dall’attuale crisi e riscopra la sua vocazione ad essere un messaggio di libertà e di armoniosa coesistenza per tutti”. Parla di Iraq e Yemen, di tutto il continente sudamericano e dell’Ucraina, per quanto riguarda l’Europa. Il pensiero forte è per i migranti: “Quanti, a causa di queste ed altre ingiustizie, devono emigrare nella speranza di una vita sicura”. Per Papa Francesco “è l’ingiustizia che li obbliga ad attraversare deserti e mari, trasformati in cimiteri”. Ma li costringe anche “a subire abusi indicibili, schiavitù di ogni tipo e torture in campi di detenzione disumani”. E li respinge “da luoghi dove potrebbero avere la speranza di una vita degna e fa loro trovare muri di indifferenza”. (agg. di Silvana Palazzo)



BENEDIZIONE URBI ET ORBI, I “TEMI CALDI” DI PAPA FRANCESCO

Papa Francesco

sta per diffondere il suo messaggio di Natale e dare la benedizione Urbi et Orbi dalla Loggia centrale della Basilica Vaticana. Questo è un appuntamento importante anche per la diplomazia della Santa Sede: l’attenzione del pontefice alle situazioni mondiali è sempre alta e infatti le menziona. Cosa dirà allora all’Urbi et Orbi di Natale? L’anno scorso il tema della fraternità fu la linea guida della benedizione, poi divenne centrale durane l’anno. I temi di quest’anno potrebbero essere stati anticipati nel videomessaggio registrato il 20 dicembre con il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres: impegno per la pace, cura per la casa comune, protezione degli esseri umani dal concepimento fino alle difficoltà, bambini non nati e migranti. Di quali nazioni parlerà Papa Francesco? Secondo AciStampa menzionerà l’Iraq, dove Papa Francesco conta di andare nel 2020. Quasi ovvio il riferimento alla Siria, al Medio Oriente e alla situazione israelo-palestinese, con un possibile sguardo allo Yemen. Nicaragua e Venezuela sono i fronti caldi dell’America Latina, senza dimenticare il movimento pro aborto. Per l’Asia, c’è il tema della libertà religiosa ispirato dalla storia di Asia Bibi, per l’Africa c’è il processo di pace in Etiopia, ma potrebbe esserci una menzione anche per l’Eritrea. Invece, per quanto riguarda l’Europa, l’attenzione di Papa Francesco è rivolta all’Ucraina. (agg. di Silvana Palazzo)



URBI ET ORBI, SANTA MESSA NATALE 2019

Dopo la Santa Messa della Vigilia avvenuta la scorsa notte, il secondo appuntamento irrinunciabile per la tradizione cattolica è la benedizione “Urbi et Orbi” che Papa Francesco diffonderà in Piazza San Pietro e simbolicamente a tutta la cristianità dalla Loggia Centrale della Basilica Vaticana a partire dalle ore 12. Come da tradizione, non è prevista la Santa Messa in Vaticano nella mattina di Natale – data la celebrazione avvenuta solo poche ore fa sempre in Basilica – mentre per migliaia di cristiani che non sono riusciti a seguire la Santa Messa della Mezzanotte è ovviamente disposto nelle singole Diocesi l’Eucaristia con i normali orari festivi: al termine sarà però possibile seguire in diretta tv e video streaming la benedizione “Urbi et Orbi con il Santo Padre che accompagnerà alla preghiera rituale anche un messaggio denso di significato per il Natale di Gesù 2019. La benedizione del Santo Padre comprende l’indulgenza plenaria, cioè la remissione di tutte le pene dovute per i peccati: ma non è valida solo per i fedeli presenti in piazza San Pietro, ma anche per coloro che la ricevono tramite i vari mezzi di comunicazione, come radio, tv e pure la consueta diretta streaming video online (qui sotto il collegamento dal canale YouTube Vatican News). Attenzione però, la formula di remissione dei peccati non ha valore di assoluzione piena e totale, ma sottolinea un forte desiderio di perdono e ne chiede l’adempimento attraverso la benedizione “All’Urbe e all’Orbe”, letteralmente alla Città (Roma) e al mondo intero della cristianità. È una delle preghiere più antiche della storia della Chiesa e riflette tutta l’umile richiesta della misericordia divina che possa scendere sul cuore dilaniato e sofferente dell’uomo; non solo, con la Benedizione Urbi et Orbi concede a tutti i fedeli la possibilità – e la libertà sostanziale – nella remissione di tutti i peccati e i drammi dovuti ad essi.



PAPA FRANCESCO: IL MESSAGGIO DEL 2018

«Ogni conversione nasce da un anticipo di misericordia, dalla tenerezza di Dio che rapisce il cuore»: scriveva così Papa Francesco qualche giorno prima di Natale in uno dei tanti messaggi lanciati sui social. La benedizione Urbi et Orbi nel giorno del Natale, oltre a concedere la “remissione dei peccati” è anche se non soprattutto un inno incredibile alla carità misericordiosa del Signore: nel messaggio seguito alla benedizione dello scorso anno, il Santo Padre ebbe modo di ricordare come Quel Bambino nato duemila anni fa consegnò al mondo questo messaggio «Dio è Padre buono e noi siamo tutti fratelli. Questa verità sta alla base della visione cristiana dell’umanità. Senza la fraternità che Gesù Cristo ci ha donato, i nostri sforzi per un mondo più giusto hanno il fiato corto, e anche i migliori progetti rischiano di diventare strutture senz’anima. Per questo il mio augurio di buon Natale è un augurio di fraternità». Il volto di Dio però non è lontano e nemmeno “trasfigurato” rispetto alla realtà umana: no, è nato in una stalla e ha un volto umano concreto, «Non è apparso in un angelo, ma in un uomo, nato in un tempo e in un luogo. E così, con la sua incarnazione, il Figlio di Dio ci indica che la salvezza passa attraverso l’amore, l’accoglienza, il rispetto per questa nostra povera umanità che tutti condividiamo in una grande varietà di etnie, di lingue, di culture…, ma tutti fratelli in umanità! Allora le nostre differenze non sono un danno o un pericolo, sono una ricchezza. Come per un artista che vuole fare un mosaico: è meglio avere a disposizione tessere di molti colori, piuttosto che di pochi!».

BENEDIZIONE URBI ET ORBI: IL TESTO DELLA PREGHIERA ORIGINALE

Per poter seguire al meglio ogni momento delle celebrazioni del Natale 2019 con Papa Francesco – esattamente come per la Santa Messa della Vigilia di poche ore fa – anche la Benedizione Urbi et Orbi è disponibile il collegamento in diretta tv su Raiuno e Tv2000 alle ore 12 in punto ma anche tramite il canale YouTube è disponibile la diretta streaming video della benedizione da piazza San Pietro. Come da tradizione, la benedizione viene pronunciata in lingua latina da Papa Francesco e contiene tanto l’indulgenza quanto la formula per la remissione dei peccati: ecco qui di seguito il testo integrale della preghiera con traduzione in italiano che da dopo mezzogiorno verrà riletto al mondo intero. «I Santi apostoli Pietro e Paolo, nel cui potere e autorità confidiamo, intercedano per noi presso Dio / Per le preghiere e i meriti della beata sempre vergine Maria, del beato san Michele arcangelo, del beato Giovanni Battista, dei santi apostoli Pietro e Paolo, e di tutti i santi, Dio onnipotente abbia misericordia di voi, e, perdonati tutti i vostri peccati, Gesù Cristo vi conduca alla vita eterna / Dio onnipotente e misericordioso vi dia l’indulgenza, l’assoluzione e il perdono di tutti i vostri peccati, un periodo di pentimento genuino e fruttuoso, un cuore sempre penitente e una conversione della vita, la grazia e il consiglio dello Spirito Santo, e la perseveranza continua nelle opere buone / E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo discenda su di voi e con voi rimanga sempre».