È un segno di grande rispetto quello che arriva dalla Santa Messa di Natale 2020, con la benedizione Urbi et Orbi. Papa Francesco infatti non dimentica proprio nessuno, cercando di entrare nelle case degli italiani con calore e tatto in un anno come il 2020 che è stato il più difficile dal secondo dopoguerra ad oggi per noti motivi. Alla base di tutto c’è la speranza che ci si possa lasciare quanto prima alle spalle un male che solo in Italia ha tolto la vita a oltre 70mila persone, ma che ha fatto vittime in tutto il mondo. Tra le persone che meritano rispetto ci sono anche i non udenti per i quali è stata condotta tutta la benedizione anche attraverso il linguaggio dei segni. Come ogni anno anche in questo è stato proposto un momento di grande contemplazione, in grado di dare alla gente la forza per capire che dietro l’angolo si nasconderà sicuramente qualcosa di migliore per tutti. (agg. di Matteo Fantozzi)a



“Vaccino per tutti”

«Gesù è nato per noi: un noi senza confini, senza privilegi né esclusioni», comincia così il messaggio natalizio di Papa Francesco prima della benedizione Urbi et Orbi. «Grazie al Bambino possiamo chiamarci e essere realmente fratelli, di qualsiasi lingua e cultura, con le nostre identità e diversità». Non poteva mancare un riferimento alla pandemia Covid. «In questo momento storico, aggravati dalla pandemia, abbiamo più che mai bisogno di fraternità».



Un aiuto può arrivare dal Bambino di Betlemme: «Ci aiuti allora ad essere disponibili, generosi e solidali, specialmente verso le persone più fragili, i malati e quanti in questo tempo si sono trovati senza lavoro o sono in gravi difficoltà per le conseguenze economiche della pandemia, come pure le donne che in questi mesi di confinamento hanno subito violenze domestiche». Il Santo Padre ha poi rivolto un appello ai governanti in merito al vaccino: «Sia per tutti, al primo posto deboli e bisognosi. È luce di speranza se è per tutti». (agg. di Silvana Palazzo)

BENEDIZIONE URBI ET ORBI, ATTESO MESSAGGIO DEL PAPA

Papa Francesco



sta per impartire la benedizione Urbi et Orbi nel giorno di Natale dall’Aula della Benedizione, dove pochi giorni fa si è tenuta l’udienza alla Curia Romana per gli auguri natalizi. L’Aula è ubicata sopra il Portico della Basilica petrina. Fu completata tra il 1611 e il 1612, ma è stata restituita alla sua originaria bellezza solo un anno fa, dopo una lunga e delicata opera di restauro, in particolare degli stucchi, che è durata diversi anni. Per il messaggio Urbi et Orbi di oggi, 25 dicembre 2020, sono previsti almeno 150 enti collegati a cui si aggiunge il pubblico che seguirà la celebrazione tramite Internet.

Previsto anche un servizio di traduzione in Lingua dei Segni (LIS) per le persone con disabilità uditive e comunicative. Quindi, Vatican News ha messo a disposizione un canale YouTube, in collaborazione con Tv2000 e suor Veronica Donatello della Conferenza episcopale italiana, per la traduzione LIS in streaming del messaggio Urbi et Orbi. (agg. di Silvana Palazzo)

BENEDIZIONE URBI ET ORBI, SANTA MESSA NATALE 2020

Come da tradizione nel giorno di Natale, alle ore 12 Papa Francesco si appresta a celebrare la Benedizione “Urbi et Orbi” in Basilica di San Pietro: per le regole anti-contagio Covid-19 il Vaticano ha scelto di spostare la consueta benedizione dalla Loggia Centrale in Piazza San Pietro. Come spiega la Sala Stampa vaticana, «in considerazione delle nuove restrizioni adottate per contenere la diffusione del Covid-19 come comunicato dalla Prefettura della Casa Pontificia, il prossimo 25 dicembre, Solennità del Natale del Signore, Papa Francesco pronuncerà il Messaggio natalizio e impartirà la benedizione “Urbi et Orbi” nell’Aula delle Benedizioni del Palazzo Apostolico Vaticano», dunque non all’interno della Basilica di San Pietro e neanche alla tradizionale Loggia centrale con affaccio sulla Piazza.

Dopo la Messa della Vigilia di Natale celebrata dal Santo Padre ieri sera, come da tradizione non è prevista la Santa Messa in Vaticano nella mattina di Natale: per milioni di cristiani che non sono riusciti a seguire la Santa Messa ‘della Mezzanotte’ (avvenuta ieri alle 19,30 sempre per ottemperare le regole anti-Covid) è ovviamente disposto nelle singole Diocesi l’Eucaristia con i normali orari festivi. Al termine, sarà possibile seguire in diretta su Rai 1, Tv2000 e video streaming sul canale YouTube Vatican News la benedizione “Urbi et Orbi” con il Papa che accompagnerà, nei mesi difficili della pandemia, oltre alla preghiera rituale anche un messaggio che inquadri questo particolare Natale 2020. La benedizione del Santo Padre comprende l’indulgenza plenaria, cioè la remissione di tutte le pene dovute per i peccati: è valida per tutti coloro che la ricevono tramite i vari mezzi di comunicazione (radio, tv, diretta streaming video online). La preghiera “all’Urbe e all’Orbe” (alla città e al mondo) è uno dei testi più antichi della storia della Chiesa e riflette l’umile richiesta che il Papa rivolge alla misericordia di Dio, in modo che possa “scendere” sul cuore dell’uomo tribolato e messo a dura prova da un terribile anno pandemico.

IL TESTO DELLA PREGHIERA “URBI ET ORBI”

Con la Benedizione “Urbi et Orbi” viene concessa a tutti i fedeli all’ascolto la possibilità della remissione di tutti i peccati, con annessi drammi e conseguenze legate ad essi. La benedizione viene pronunciata in lingua latina da Papa Francesco e contiene tanto l’indulgenza quanto, appunto, la formula per la remissione dei peccati: in attesa del collegamento in diretta video streaming con l’Aula delle Benedizioni in Vaticano alle ore 12, ecco qui di seguito il testo integrale della preghiera già con la traduzione in italiano. «I Santi apostoli Pietro e Paolo, nel cui potere e autorità confidiamo, intercedano per noi presso Dio / Per le preghiere e i meriti della beata sempre vergine Maria, del beato san Michele arcangelo, del beato Giovanni Battista, dei santi apostoli Pietro e Paolo, e di tutti i santi, Dio onnipotente abbia misericordia di voi, e, perdonati tutti i vostri peccati, Gesù Cristo vi conduca alla vita eterna / Dio onnipotente e misericordioso vi dia l’indulgenza, l’assoluzione e il perdono di tutti i vostri peccati, un periodo di pentimento genuino e fruttuoso, un cuore sempre penitente e una conversione della vita, la grazia e il consiglio dello Spirito Santo, e la perseveranza continua nelle opere buone / E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo discenda su di voi e con voi rimanga sempre».

PAPA FRANCESCO, IL MESSAGGIO DEL 2019

Solo 12 mesi fa ovviamente per nessuno (o quasi, i primi casi in Cina già facevano pensare a qualcosa di molto serio) vi era dinanzi un anno con la minaccia di pandemia come invece si è poi rilevato: nell’ultima Udienza Generale prima del Natale Papa Francesco ha sottolineato tutta la diversità di un Natale più raccolto e meno “consumista”, «Eppure la fede, la speranza e l’amore li hanno guidati e sostenuti. Che sia così anche per noi! Ci aiuti anche – questa difficoltà – a purificare un po’ il modo di vivere il Natale, di festeggiare, uscendo dal consumismo: che sia più religioso, più autentico, più vero». Nel messaggio per la benedizione “Urbi et Orbi” dello scorso anno il Santo Padre poneva invece l’accento sulla compagnia umana e terrena che Gesù pone al cuore dell’uomo: «L’Emmanuele sia luce per tutta l’umanità ferita. Sciolga il nostro cuore spesso indurito ed egoista e ci renda strumenti del suo amore. Attraverso i nostri poveri volti, doni il suo sorriso ai bambini di tutto il mondo: a quelli abbandonati e a quelli che hanno subito violenze. Attraverso le nostre deboli braccia, vesta i poveri che non hanno di che coprirsi, dia il pane agli affamati, curi gli infermi. Per la nostra fragile compagnia, sia vicino alle persone anziane e a quelle sole, ai migranti e agli emarginati. In questo giorno di festa, doni a tutti la sua tenerezza e rischiari le tenebre di questo mondo».