L’urina degli astronauti? Tutt’altro che inutile, anzi pare che quello che è il prodotto finale delle escrezioni dei reni sia anzi un componente fondamentale per dare vita a una sorta di “cemento lunare”, utilizzato per costruire delle basi spaziali. A rivelarlo di recente è stata la ESA (European Space Agency) che ha pubblicato uno studio con le relative evidenze secondo cui l’urea -ovvero quel composto chimico-organico che negli organismi viventi è prodotto a livello del fegato e dei reni- rappresenterebbe sul satellite terrestre una risorsa davvero utile da usare al posto del calcestruzzo e che peraltro è dotata pure di una notevole durata nel tempo. Insomma a questo composto organico che si trova nelle nostre urine si potrebbe sempre più fare ricorso in futuro per le opere di “edilizia lunare” dal momento che non solo risolverebbe il problema dello smaltimento degli scarti biologici nello spazio degli astronauti ma la stessa urea contribuirebbe a rendere maggiormente malleabile la miscela usata per realizzare quel tipo di cemento. Ma come si è giunti a questa scoperta e quali sono gli altri vantaggi dell’utilizzo dell’urea come calcestruzzo per le basi che ospiteranno le prossime missioni?
URINA DEGLI ASTRONAUTI USATA PER CREARE ‘CEMENTO LUNARE’
Come è noto, l’urea è uno dei componenti fondamentali delle urine umane e le sue proprietà chimico-biologiche fanno sì che sia in grado di “rompere” quelli che sono i legami a idrogeno e diminuire i livelli di viscosità di alcune miscele: al suo interno inoltre è presente in discrete quantità pure il calcio che come sappiamo è fondamentale nella realizzazione di un cemento che sia il più solido e durevole possibile. Tuttavia se sul pianeta Terra l’urea era già stata impiegata per vari usi a livello industriale e agricolo, ecco che ora l’urina degli astronauti potrebbe rappresentare non più solo uno scarto bensì per dare vita a questo speciale calcestruzzo, ovviamente con delle modifiche alla sua composizione chimica in termini di contenuto di acqua. “Gli scienziati sono rimasti particolarmente stupiti da come l’urina aumenti la solidità del materiale” hanno spiegato gli scienziati che hanno presentato lo studio, aggiungendo inoltre che l’uso dell’urina rappresenta il tipico caso di impiego di risorse autoctone per gli astronauti che si troveranno a lavorare in quelle situazioni, evitando che dunque dalla Terra vengano continuamente inviati carichi di materiali necessari alla realizzazione delle basi lunari, senza dimenticare che l’urea non solo è… facilmente reperibile ma anche economica dal punto di vista del processo produttivo fra gli stessi materiali impiegati per le opere di ingegneria edile extra-terrestre.