Urlare ai bambini o maltrattarli verbalmente è una grave forma di abuso equiparabile alla violenza fisica, e provocherebbe danni psicologici simili, con conseguenze sul comportamento da adulti e rischio di sviluppare atteggiamenti pericolosi, come l’autolesionismo, la tendenza alle dipendenze da sostanze e la criminalità. In base ad un nuovo studio, condotto nel Regno Unito e pubblicato sulla rivista di psicologia “Child Abuse and Neglect“, è emerso che l’aspetto verbale è molto sottovalutato dai genitori, che spesso non si rendono conto dell’impatto mentale che può provocare ai figli l’uso di grida parole denigratorie e insulti come ad esempio “stupido“.



Non è infatti abbastanza condannato dalla società questo tipo di abuso, che invece ha ripercussioni sulla psiche del bambino, che vanno avanti per anni. Un disagio psicologico che persiste, e che è confermato dalle interviste inserite nella ricerca, in base alle quali, moltissimi hanno dichiarato di aver sofferto per questo fenomeno e di continuare ad avere problemi anche dopo l’adolescenza.



Studio Uk: “Abusi verbali ai bambini provocano gravi danni psicologici”

Lo studio Uk sulle conseguenze degli abusi verbali fatti dai genitori nei confronti dei figli, ha dimostrato, con prove pratiche e testimonianze dirette che aver ricevuto offese e maltrattamenti verbali da bambini ha alimentato comportamenti pericolosi da adulti. Un problema sottovalutato, perchè spesso si pensa ad altri tipi di abusi come più gravi, invece spesso non è così.

Come afferma uno degli autori, Peter Fonagy: “l’offesa verbale provoca complesse difficoltà emotive e relazionali, nonché disturbi fisici e mentali nei bambini. Questi effetti possono protrarsi nell’età adulta, spingendo gli individui verso cicli di abuso ripetuti“. Sottolineando come questo tipo di comportamento alimenti una bassa autostima, una propensione all’ansia ai disturbi psicotici e all’abuso di droghe alcol ed altre sostanze nocive.