Ursula Andress: “Mi hanno rovinato tutta la casa”

Ursula Andress, attrice svizzera e sex symbol del cinema anni ’60 e ’70, a Fuori dal Coro ha rivelato di aver subito un tentativo di rapina. Discutendo del tema della legittima difesa, l’attrice – che ormai da anni vive in Italia – è intervenuta ai microfoni di Mario Giordano e ha raccontato: “Sono venuti qui in tanti, almeno in sette persone. È troppo facile essere un ladro. Sono ancora troppo scioccata. Mi hanno portato via 200 mila euro e tante belle statue e tappeti. Mi hanno rovinato tutte le porte e tutte le cose”.



L’attrice svizzera ha raccontato di essere favorevole alla legittima difesa: “Io adesso ho paura di andare a casa, voglio avere il diritto di difendermi. Voglio avere il diritto di sentirmi libera, di sapere che non possano prendermi tutto, anche la vita. Quando sento dei poveretti pensionati ai quali prendono tutto, i ladri neanche vanno in prigione. Sono scioccata. Spero che la Meloni cambi le leggi contro questi disgraziati maledetti che non vogliono lavorare, che vengono e rubano. Io sono aggressiva, pericolosa. Mi voglio difendere. E l’unica possibilità è avere un revolver”.



Lo sfogo di Francesco Facchinetti

L’intervento di Ursula Andress arriva dopo quello di Francesco Facchinetti, reduce dall’esperienza traumatica della rapina subita dal padre, Roby: “L’Italia è un Paese incredibile. Siamo il Paese con la pressione fiscale più alta dell’universo. Paghiamo tasse e non siamo sicuri nelle strade, in macchina, a lavoro e soprattutto nelle nostre case. Quei pagliacci non sono in grado di fare politica, fanno propaganda. Siamo in un paese non sicuro. Sono andato dall’altra parte, ho deciso di vivere in Svizzera perché voglio un futuro migliore per i miei figli. Non voglio aver paura”.



Francesco Facchinetti ha poi proseguito in studio a Fuori dal Coro: “Questi traumi scatenano delle cose pesanti. Io in famiglia ho gente che non va a letto con la luce spenta. Queste cose scatenano traumi profondi. Queste cose hanno una deriva pericolosa. Per tutta la coesistenza, ci sarà un dolore cronico nel tempo. Ti hanno violentato nel posto in cui pensavi di essere più sicuro. Io non riesco a capire perché si continua a tacciare le persone che dicono certe cose”.