Si è tenuto come da programmi stamane, con inizio poco dopo le ore 9:00 di oggi, il discorso al parlamento europeo della presidente uscente della commissione europea, Ursula von der Leyen, in vista delle elezioni odierne che scatteranno dalle ore 13:00. Tanti gli argomenti trattati dalla stessa a cominciare da uno dei temi più caldi e nel contempo più divisori all’interno della maggioranza europea, quello del famoso green deal, la decabornizzazione degli stati europei attraverso l’impiego delle auto elettriche, ma anche le case ad alta efficienza energetica e una riduzione delle emissioni.



A riguardo, come si legge su Repubblica citando il programma della presidente uscente, Ursula von der Leyen ha tenuto la barra dritta, spiegando di voler mantenere gli impegni, lanciando già nei primi 100 giorni del mandato europeo un piano per una industria pulita. Obiettivo, ridurre le emissioni del 90 per cento entro il 2040 (da inserire nella legge europea sul clima), obiettivo raggiungibile anche grazie al fatto che dal 2035 scatterà lo stop in tutta l’Ue di auto alimentate a benzina o diesel. Dopo aver preso la parola, Ursula von der Leyen ha prima di tutto dichiarato “guerra” a demagoghi ed estremisti che vogliono “distruggere il nostro stile di vita”, senza comunque fare alcun riferimento.



URSULA VON DER LEYEN: LE ACCUSE AD ORBAN E LA GUERRA A GAZA

Non è da escludere che nel mirino abbia messo il premier ungherese Viktor Orban, visto che subito dopo ha raccontato di come un “premier europeo” si sia recato a Mosca due settimane fa per una missione di pace, ma la sua è stata solo una “missione dell’acquiescenza, dell’appeasement, una politica di eccessive concessioni”, ricordando come l‘Ue sosterrà l’Ucraina fino a quando sarà necessario.

Ursula von der Leyen ha quindi parlato della crisi energetica post guerra in Ucraina, sottolineando la volontà di concludere la dipendenza dalla Russia una volta per tutte. E a proposito di guerre, la presidente della commissione europea ha rivolto l’ennesimo appello affinchè il conflitto in quel di Gaza cessi, sottolineando come la soluzione a due stati sia il modo migliore per garantire la sicurezza, annunciando un sostegno maggiore all’Autorità Nazionale Palestinese.



URSULA VON DER LEYEN: LA BUROCRAZIA, GLI AGRICOLTORI E LO STATO DI DIRITTO

Parlando alla plenaria della Commissione Europea, Ursula von der Leyen ha poi chiesto un cambio di marcia all’Europa, in particolare sulla sburocratizzaione delle procedure per favorire le attività commerciali e il mercato. A riguardo ha annunciato la nomina di un vicepresidente ad hoc che si occuperà proprio di questo compito. Il pensiero della presidente si è poi rivolto agli agricoltori europei, che negli scorsi mesi hanno dato vita a numerose e lunghe proteste, a volte anche violente, in varie capitali europei.

A riguardo Ursula von der Leyen ha parlato di una nuova strategia per tutto il settore agroalimentare, garantendo ai lavoratori un reddito equo. In chiusura, fra i fischi degli oppositori per un discorso un po’ troppo lungo, Ursula von der Leyen ha annunciato di voler rafforzare lo stato di diritto, definendolo un dovere per le istituzioni europee.