La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Layen, non si nasconde ed ha voluto apprezzare pubblicamente il presidente del consiglio italiano, Giorgia Meloni. La candidata di punta del PPE, il partito popolare europeo, in occasione del dibattito tra gli Spitzekandidaten alla presidenza della Commissione Ue, ha infatti mandato dei messaggi d’amore al nostro premier, dicendo: “Con Giorgia Meloni sto lavorando molto bene”, per le alleanze future in Ue “vedremo chi saranno gli europeisti – ha aggiunto – e lei lo è chiaramente, gli anti-Putin, e lei è stata molto chiara su questo”, dichiarazioni riportate dal sito dell’agenzia di stampa italiana Ansa. Non sono comunque mancate “critiche” all’indirizzo della Meloni, in particolare sulla questione dei diritti Lgbtiq+, tema su cui la von der Layen ammette di avere “un approccio completamente diverso”.



Ursula von der Leyen ha quindi spiegato che “A chi rispetta questi criteri, offriamo di lavorare insieme”, sottolineando di non voler collaborare comunque con l’intero gruppo Ecr. La presidente uscente non è intenzionata a stringere accordi con i partiti di estrema destra (“li terremo ai margini e li vogliamo smantellare”), anche perchè gli stessi vengono considerati filo putiniani.



URSULA VON DER LEYEN MANDA MESSAGGI D’AMORE A GIORGIA MELONI: LA PRESIDENTE È PROVATA

Ovviamente, come sottolinea Open, il tema dell’apertura “a destra” è l’argomento più delicato nel Ppe in vista delle elezioni del prossimo mese, alla luce anche del recente scandalo dell’Adf tedesco. Ursula von der Layen punta ad includere una parte dei sovranisti nella prossima maggioranza mettendo comunque ben in chiaro a quali faccia riferimento, leggasi “Chi è pro-Europa, pro-Ucraina e a favore dello stato di diritto” ha spiegato senza troppi giri di parole, e Fratelli d’Italia sembra rientrare in pieno nelle indicazioni dell’attuale presidente della commissione europea.



Nel corso del dibattito sui candidati, durato un’ora e 45 minuti, von der Layen è apparsa spesso e volentieri “provata” aggiunge Open, alla luce di una campagna elettorale molto frenetica che giunge tra l’altro al termine di 5 anni di presidenza difficilissimi tenendo conto del covid, dello scoppio delle due guerre e di tutto ciò che ne è conseguito anche a livello economico.