L’avvertimento di Daniil Medvedev: “Un giocatore morirà e vedranno”
Daniil Medvedev sfiderà Carlos Alcaraz nelle semifinali degli Us Open 2023. Il russo ha vinto in tre set il derby contro Andrey Rublev il suo match di quarti ma non senza polemiche verso l’organizzazione. Subito dopo la conclusione dell’incontro il numero 3 al mondo ha guardato nella telecamera a bordo campo e ha proferito quello che sembrava un mix tra un avvertimento e una supplica: “Non puoi immaginare. Un giocatore morirà e vedranno…L’unica cosa che è un po’, chiamiamola pericolosa, è che la domanda è: fino a che punto potremmo arrivare?” riferendosi alle condizioni climatiche insostenibili dentro l’Arthur Ashe Stadium e agli strani casi di malori di questi giorni.
Nel corso della conferenza stampa il Daniil Medvedev ha proseguito: “Non so cosa si debba fare, in verità. Ma voglio portare il problema all’attenzione di tutti: le condizioni di gioco in questi Us Open sono eccessive, estreme. Non voglio che qualcuno rischi la vita sul campo da tennis. Non voglio che accada qualcosa di grave e poi si dica semplicemente che sì, Medvedev lo aveva detto qualche tempo fa. Vorrei si potesse fare qualcosa ora – aggiunge – Non credo si possa pensare di sospendere il torneo in queste giornate, ci sono la televisione, i biglietti venduti… E non credo nemmeno che tutti accetterebbero di giocare sulla distanza dei tre set, quando il termometro passa una certa soglia. Dunque soluzioni non ne ho, ma sentivo l’urgenza di porre il problema”.
Daniil Medvedev: “Alla fine del primo set non riuscivo a vedere la palla”
Sul cemento dell’Arthur Ashe Stadium (34° gradi e 39 percepiti all’interno dell’impianto con un’umidità del 50%) Daniil Medvedev, ha battuto il connazionale Rublev 6-4, 6-3, 6-4 in 2h30′ di partita. Gli organizzatori hanno cercato di risolvere il problema semichiudendo il tetto retrattile del campo centrale, ma non è bastato per garantire condizioni migliori e Medvedev, più volte durante il match ha accusato difficoltà respiratorie.
Una posizione ribadita con forza anche dopo il match: “Le condizioni erano brutali. L’unica cosa positiva è che erano uguali per entrambi i giocatori. Ci sono stati alti e bassi, ma è normale. Alla fine del primo set non riuscivo a vedere la palla, cercavo di correre e colpire la palla. Rublev ha fatto lo stesso. Prima di ogni punto mi dicevo ‘non riesce più a correre’, quindi colpivo la palla e mi chiedevo quando sarebbe crollato. Eravamo stanchissimi…”. “Non so se sia apparso chiaro a chi stava guardando la tv – ha aggiunto Daniil Medvedev – sudavamo come pazzi, abbiamo usato asciugamani su asciugamani… Non ho più pelle sul naso e non per il sole. Ho appena visto Andrei nello spogliatoio, la sua faccia è paonazza..”.