Usa, l’ultima sfida lanciata su TikTok sta preoccupando le famiglie, dopo il caso del ragazzo morto proprio per aver partecipato alla challenge “One chip” che consiste nel “mostrare quanta più resistenza fisica dopo aver mangiato la patatina più piccante del mondo” prodotta dall’azienda Paqui, senza bere o ingerire altri alimenti. La vittima, uno studente 14enne del Massachusetts, Harris Wolobah che, come riportato dalla Nbc, si era sentito male subito dopo aver accettato di provare la tortilla chip aromatizzata con due tra i peperoncini più potenti in circolazione, il California Reaper Pepper e il naga Viper Pepper.



Subito dopo la registrazione del video che doveva diventare virale, la scuola era stata costretta a chiamare la madre del ragazzo perchè in preda a forti dolori addominali, poi una volta tornato a casa el pomeriggio si è verificato l’improvviso decesso. Il dramma fa seguito ad una serie di altri incidenti che hanno coinvolto giovanissimi americani, trasportati in ospedale sempre a causa della stessa sfida, a quanto pare promossa dalla stessa ditta produttrice, tanto che in un liceo della Louisiana ad ottobre erano state messe al bando tutte le patatine piccanti, per evitare altri malori.



Cos’è la “one chip challenge”, sfida di TikTok che ha portato alla morte del 14 enne in Usa

La “one chip challenge” sembra essere diventata una tra le sfide più popolari tra adolescenti americani su TikTok. L’azienda Paqui, che produce le tortillas dal 2016, ne pubblicizza ogni anno un nuovo tipo fatto con peperoncini sempre pù piccanti, invitando tutti all’assaggio e a resistere alla forte piccantezza senza ingerire liquidi o cibi che possano mitigarne l’effetto. L’ultimo tipo è stato commercializzato il 9 agosto ed è disponibile per l’acquisto anche su Amazon.



Nonostante le avvertenze riportate sulla confezione, che specificano di tenere l’alimento lontano dai bambini e di fare attenzione nel consumo perchè potrebbe provocare gravi effetti sulla salute come nausea, giramenti di testa e problemi respiratori, sempre più giovani partecipano alla challenge, testando la loro resistenza, che la maggior parte delle volte non si protrae per più di un minuto, anche se l’obiettivo sarebbe quello di arrivare ad almeno un’ora. Il corpo del 14enne deceduto sarà ora oggetto di autopsia, per stabilire esattamente la causa della morte, al momento imputabile quasi sicuramente all’ingestione della patatina, anche perchè il giovane era in ottima salute ed oltre ad essere uno studente modello era anche un atleta nella squadra di basket del liceo che frequentava.