Non accenna a placarsi la disputa sul Coronavirus tra Usa e Cina. Il senatore statunitense Rick Scott ha lanciato pesanti accuse a Pechino sostenendo di aver tentato di bloccare lo sviluppo di un vaccino in Occidente. Il politico americano, come riferisce la Bbc ha anche rivelato l’esistenza di prove raccolte dalla “nostra intelligence” senza tuttavia fornire alcun dettaglio a supporto di tale tesi. La Cina però, dal canto suo, in un documento si è difesa asserendo di aver informato gli Stati Uniti già il 4 gennaio scorso. Intanto in tutto il mondo il numero di morti per Covid aggiornato a ieri ha superato i 400mila stando ai dati forniti dalla Johns Hopkins University, con quasi 7 milioni di contagi. Tornando a Rick Scott, senatore repubblicano della Florida, parlando all’Andrew Marr Show della Bbc ha spiegato: “Dobbiamo fare questo vaccino. Purtroppo abbiamo le prove che la Cina comunista sta cercando di sabotarci o di rallentarlo“. A suo dire, la Cina non vorrebbe che siano Usa, Inghilterra o Europa a realizzarlo per primi: “Hanno deciso di essere avversari dell’America e delle democrazie di tutto il mondo”, ha tuonato. Scott, grande sostenitore di Trump, ha quindi spiegato di aver ricevuto informazioni convincenti dagli 007 americani e dai servizi armati aggiungendo: “Ci sono cose di cui non posso parlare…”.



“CINA STA RALLENTANDO VACCINO CONTRO CORONAVIRUS”: NUOVE ACCUSE A PECHINO

Gli Usa sotto l’amministrazione di Trump hanno spesso attaccato la Cina su come ha gestito l’emergenza Coronavirus. Non è un caso se spesso e volentieri Trump ha parlato del “virus della Cina” sostenendo anche che il Covid sia stato realizzato nel laboratorio di Wuhan. A sostegno di ciò è intervenuto anche il segretario di Stato Mike Pompeo parlando di “enormi prove”, tesi tuttavia sempre respinta da Pechino. Trump ha accusato i funzionari cinesi di aver sin dall’inizio coperto il virus e di aver detto che avrebbero potuto fermare la diffusione della malattia. Ma la contesa tra Usa e Cina continua, al punto che Trump ha annunciato la sospensione dei voli provenienti dal paese asiatico a partire dal 16 giugno. Entrambi i paesi, inoltre, avrebbero avviato una disputa commerciale con l’imposizione di centinaia di miliardi di dollari di tariffe sulle reciproche merci. Dopo le nuove accuse del senatore Scott la Cina non ha ancora replicato anche se ha pubblicato un documento in cui spiega di aver informato gli Usa già il 4 gennaio, quando la malattia era in parte sconosciuta, asserendo quindi di aver sempre agito in modo trasparente e responsabile. Addirittura, spiega la Bbc, un ministro degli Esteri cinese avrebbe anche avanzato l’idea – senza alcuna prova – che il Covid-19 possa essere nato proprio negli Usa. Ma quali sono attualmente gli sviluppi in vista di un vaccino contro il Coronavirus? Attualmente decine di gruppi di ricercatori in tutto il mondo stanno eseguendo ricerche e studi ed i primi dati appaiono confortanti. Tuttavia non c’è ancora una risposta sui tempi di realizzazione. Restando positivi, alla luce del grande lavoro dei ricercatori, non si esclude che possa arrivare entro la metà del 2021 anche se non c’è alcuna certezza.

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