Il governo USA vuole competere con la Cina nel settore militare. Ha quindi coinvolto il Pentagono che attraverso il nuovo “Ufficio del capitale strategico” finanziato da Joe Biden con 115 miliardi di dollari, sta arruolando le start up del settore tecnologico della Silicon Valley per implementare la produzione e la tecnologia avanzata da utilizzare nel settore delle armi. Secondo un articolo del Wall Street Journal, la necessità assoluta in questo momento è quella di tenere il passo dell’industria cinese, soprattutto per quanto riguarda il comparto militare. La Cina infatti ha investito nell’ultimo anno oltre 1000 miliardi di dollari per ampliare la ricerca nel campo della difesa, mentre gli Stati Uniti sono costretti a ricorrere agli investimenti dei privati per aumentare il budget.
L’attuale sistema industriale americano nel campo infatti, sarebbe quasi diventato obsoleto e poco produttivo anche a causa di un eccesso di burocratizzazione. Per questo c’è bisogno dell’aiuto della tecnologia avanzata e dell’alto livello di progresso che già si raggiunge in altri settori, grazie agli investimenti sulle start up della Silicon Valley. Il quotidiano specifica anche che si punterà soprattutto su missili ipersonici e droni di piccola dimensione.
Pentagono salva start up coinvolte nel fallimento SVB bank: ora chiede “collaborazione”
In questa nuova alleanza tra industria tecnologica e Pentagono, ci sarebbe anche il recente fallimento della SVB bank, che ha coinvolto anche le start up che lavoravano in collaborazione ai progetti di difesa militare. Secondo Eric Levesque, fondatore di Strider Technologies, il legame si è rafforzato con il salvataggio di queste società a rischio fallimento grazie alla garanzia sui depositi della Federal Reserve.
Se questa decisione non fosse stata presa infatti, sarebbe stata a rischio una gran parte della produzione delle forniture militari. Il “sospiro di sollievo” offerto da Washington dopo il crollo della banca della Silicon Valley, ha evitato “gravi problemi nella catena di approvvigionamento“, ma allo stesso tempo ha costretto i funzionari del Pentagono a correre ai ripari, elaborando piani di salvataggio straordinari per tutte le start up coinvolte nell’industria delle armi, che avevano conti alla SVB bank.