Negli Stati Uniti si starebbe per abbattere una nuova bomba migratoria a causa del caos scoppiato ad Haiti, dove alcune gang armate hanno assaltato la più grande prigione del Paese, liberando oltre tremila detenuti. Si registrerebbero già circa 300mila sfollati: un incubo per Joe Biden, visto che l’immigrazione è stata la più grande spina nel fianco del presidente Usa e rappresenta uno degli aspetti che lo penalizza nei sondaggi. Stando a quanto rivelato da un funzionario americano alla Cnn, ora Biden starebbe seriamente prendendo in considerazione l’ipotesi di usare Guantanamo per trattenere i potenziali immigrati di Haiti prima di decidere se rimpatriarli o ricollocarli in Paesi terzi.



Lì c’è un centro migranti che nel 2010, all’epoca dell’amministrazione Biden, fu messo in allerta a causa di una possibile crisi migratoria per un violento terremoto che sconvolse Haiti, che dista circa 320 miglia dalla baia. Il centro è separato dalla controversa prigione usata per i terroristi, ma comunque puntare sul centro migranti di Guantanamo è un rischio per Biden a livello politico. In primis per una questione di immagine, visto che il presidente durante la campagna elettorale del 2020 aveva promosso delle svolte aperturiste sull’immigrazione, accusando l’allora presidente Donald Trump di «crudeltà».



USA, JOE BIDEN TEME BOMBA MIGRATORIA PER CAOS HAITI

Già in passato Joe Biden era stato criticato per aver cercato di mandare a Guantanamo gli immigrati di Haiti. Nel settembre 2021 la sua amministrazione negò di voler procedere così, dopo pressioni dal mondo progressista. Nel novembre dell’anno successivo, invece, Amnesty International, insieme ad altre 280 associazioni, esortò il presidente Usa a non mandare gli immigrati haitiani a Guantanamo o in un Paese terzo. Ora Biden, nel pieno della compagna elettorale per la riconferma, è alle prese con una nuova crisi migranti.

L’alta funzionaria del Dipartimento della Difesa Rebecca Zimmerman alla Camera ha dichiarato che una «migrazione di massa marittima» è considerata dal Pentagono una «possibilità». Il governatore repubblicano della Florida, Ron DeSantis, ha già schierato le forze dell’ordine locali sulla costa meridionale del suo Stato. «Non possiamo permettere che immigrati clandestini arrivino in Florida», ha dichiarato il governatore. Peraltro, da quando si è insediato Biden alla Casa Bianca, negli Usa è stato registrato il record storico di arrivi di immigrati clandestini alla frontiera meridionale.