Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin è stato nuovamente ricoverato. A causa di un “problema alla vescica” è nel reparto di terapia intensiva del Walter Reed National Military Medical Center in Virginia. Il Pentagono fa sapere che i compiti sono stati trasferiti alla vice Kathleen Hicks, precisando che non è ancora chiaro quanto Lloyd Austin resterà in ospedale. Lo scorso dicembre al ministro della Difesa fu diagnosticato un cancro alla prostata, per il quale subì un intervento chirurgico.
Il ricovero di Austin fu top secret e tenuto inizialmente nascosto anche al presidente Joe Biden, sollevando diverse polemiche negli Stati Uniti. L’1 gennaio è stato poi ricoverato di nuovo in ospedale a causa di complicazioni. L’11 gennaio il Pentagono ha aperto un’indagine interna per chiarire se sono state segue le adeguate procedure di notifica riguardanti il ricovero del segretario alla Difesa Lloyd Austin, come annunciato dall’ufficio dell’ispettore generale del Pentagono, Robert Storch.
“LLOYD AUSTIN RICOVERATO PER TERAPIE E MONITORAGGIO”
I sintomi accusati da Lloyd Austin indicavano «un problema emergente alla vescica». Nella dichiarazione ufficiale diffusa si spiega altresì che «dopo una serie di test e valutazioni», si è deciso il ricovero del segretario Usa alla Difesa «per terapie di supporto e stretto monitoraggio». Inizialmente era stato comunicato che Austin avrebbe mantenuto «le funzioni e i doveri del suo ufficio» e, come riferito da maggiore generale Pat Ryder e che il vicesegretario alla difesa, Kathleen Hicks, era pronta ad assumere i compiti.
Poi è stato comunicato che funzioni e compiti venivano trasferiti a Hicks. A differenza di quanto accaduto a inizio gennaio, la Casa Bianca e il Congresso sono stati informati del ricovero. Lloyd Austin sarebbe dovuto partire per Bruxelles per una riunione del gruppo di contatto ucraino, che aveva istituito nel 2022 per coordinare il sostegno militare a Kiev dopo l’invasione russa. Successivamente, avrebbe dovuto prendere parte a una riunione regolare dei ministri della difesa della Nato.