Usa e Russia hanno avviato i primi contatti dall’inizio della guerra in Ucraina. In base a quanto riportato da Adnkronos, il ministro americano della Difesa, Lloyd Austin, ha parlato oggi con il suo collega russo, Sergei Shoigu. La richiesta emessa nei confronti del Governo di Vladimir Putin è stata chiara: è necessario “un immediato cessate il fuoco” e va sottolineata “l’importanza di mantenere linee di comunicazione”, questo quanto emerge da fonti del Pentagono.
L’americano Lloyd Austin non è certamente il primo a portare a Mosca un messaggio di pace. In precedenza ci aveva provato anche cancelliere tedesco Olaf Scholz, il quale aveva chiesto che si trovasse soluzione diplomatica al conflitto e che venissero compiuti sforzi per migliorare la situazione umanitaria. Il suo tentativo, tuttavia, non aveva dato frutti. Al momento, infatti, non si vedono all’orizzonte degli spiragli di una tregua. Gli esperti, in tal senso, non sono ottimisti.
Usa chiede a Russia “cessate il fuoco”. Borrell (Ue) non vede spiragli di pace
Anche dopo la richiesta di “cessate il fuoco” degli Usa nei confronti della Russia, in molti temono che la guerra in Ucraina andrà avanti. A pensarla così, come riportato da Ansa, è anche Josep Borrell, che ricopre la carica di Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza.
Il percorso diplomatico per arrivare a un cessate il fuoco in Ucraina “non c’è” non perché i partner non lo vogliono (“noi lo vogliamo”, ha precisato) ma perché Vladimir Putin è stato “cristallino”, queste sarebbero state le sue parole a margine del G7. “Il presidente russo non vuole fermare la guerra perché ha obiettivi militari e finché non li raggiunge continuerà a combattere, lo ha detto a chiunque gli ha parlato”. Le speranze di mettere un punto al conflitto, dunque, sarebbero al momento piuttosto flebili.