Gli Stati Uniti hanno suggerito a Israele di rimandare l’invasione di Gaza per guadagnare tempo nei negoziati per la liberazione degli ostaggi e per consentire ad un maggior numero di aiuti umanitari di raggiungere i palestinesi. Lo rivela il New York Times, citando diversi funzionari Usa. Inoltre, vorrebbero più tempo per prepararsi ad eventuali attacchi contro gli «interessi statunitensi nella regione» da parte dei gruppi sostenuti dall’Iran, che probabilmente si intensificheranno una volta che Israele muoverà le sue forze a Gaza.



L’amministrazione Biden non ha fatto richieste ufficiali a Israele e continua a sostenere l’invasione di terra, così come l’obiettivo di sradicare Hamas, ma i rapidi eventi che si sono susseguiti dopo la liberazione di due donne americane da parte di Hamas, hanno spinto la Casa Bianca a consigliare maggiore prudenza ad Israele per avere il tempo necessario per negoziare il rilascio degli altri 212 ostaggi. Due funzionari Usa hanno riferito al Nyt che il consiglio agli israeliani di non avviare l’offensiva via terra a Gaza è stato trasmesso tramite il Segretario alla Difesa Lloyd J. Austin III, del resto il Pentagono sta aiutando Israele con suggerimenti sulle azioni militari, compresa l’invasione di terra.



PRESSIONI USA SU ISRAELE PER RINVIARE INVASIONE DI GAZA?

Austin avrebbe contatti quasi quotidiani con il suo omologo israeliano, Yoav Gallant, per discutere di questioni operative, spedizioni di armi americane a Israele e dispiegamenti militari statunitensi nella regione. Ma il recupero degli ostaggi è ritenuta una priorità. Un funzionario a conoscenza dei negoziati sugli ostaggi, che si svolgono principalmente tramite il Qatar, ha rivelato che Hamas ha avvertito che un’invasione di terra renderebbe molto meno probabile il rilascio degli ostaggi. Inoltre, ci sono stati attacchi di droni che hanno preso di mira le forze statunitensi nella regione.



Mentre il portavoce di Gallant ha rifiutato di commentare le conversazioni, un diplomatico dell’ambasciata israeliana a Washington ha negato al New York Times che il governo Usa stesse consigliando di ritardare l’invasione di terra a Gaza. «Abbiamo uno stretto dialogo e consultazioni con l’amministrazione americana. Gli Stati Uniti non stanno facendo pressione su Israele per quanto riguarda l’operazione di terra», ha dichiarato. D’altra parte, non c’è alcuna intenzione da parte degli Stati Uniti di lasciare l’impressione che siano i funzionari dell’amministrazione Biden a tirare le fila in Israele, perché ciò potrebbe trascinarli in un conflitto diretto con l’Iran o con i gruppi filo-iraniani nella regione.