DOCUMENTO 007 USA: “DALLA RUSSIA 300 MILIONI DI DOLLARI A PARTITI IN 20 STATI”

Un documento del Dipartimento di Stato americano ha rivelato nelle scorse ore come la Russia avrebbe segretamente trasferito dal 2014 – anno dell’occupazione in Crimea – fino ad oggi circa 300 milioni di dollari «a partiti politici, dirigenti e politici stranieri» in oltre 20 Paesi per esercitare il proprio “soft power” e “condizionare” eventualmente le Elezioni nei singoli Stati coinvolti. La “bomba” in arrivo dagli Usa ha seguito un iter piuttosto inusuale nella sua formulazione: è stato infatti un alto funzionario dell’amministrazione Biden a rivelare l’esistenza di questo documento segreto dell’intelligence americana durante una conference call nella giornata di ieri. Subito la notizia è rimbalzata dai media Usa in tutto il globo, mentre parallelamente il Dipartimento di Stato rendeva noto un “cable” inviato dal segretario di Stato Antony Blinken a diverse ambasciate e consolati Usa all’estero – molti dei quali in Europa, Africa e Asia del sud – manifestando le preoccupazioni americane sulle presunte interferenze della Russia.



Il “cable”, spiega l’Agenzia ANSA, era contrassegnato come “sensibile” ma non classificato e conterrebbe «una serie di ‘talking point’ che i diplomatici Usa dovranno sollevare con i governi che li ospitano in merito alla supposta interferenza russa». Le informazioni provengono dagli 007 Usa sulla scia di quanto già fatto nei mesi scorsi dalla Casa Bianca per anticipare le mosse del Cremlino sulla poi avvenuta guerra in Ucraina: quelle stesse informazioni sui presunti fondi in arrivo dalla Russia sono state poi condivise con tutti i Governo dei Paesi alleati. I 300 milioni di dollari inviati segretamente da Mosca ad almeno 20 Stati sarebbero – sempre secondo il documento Usa – «cifre minime rispetto a quelle che probabilmente Mosca ha speso in questa attività»: secondo le fonti dell’ANSA in merito al documento top secret rivelato dal Dipartimento di Stato, la stessa Russia «si prepara nei prossimi mesi ad affidarsi sempre di più ai suoi mezzi di influenza coperta per tentare di minare le sanzioni internazionali per la guerra in Ucraina». Per il momento comunque il documento ancora non è stato reso disponibile e con esso anche i nomi dei politici presunti “obiettivi” di condizionamento e pagamento dal Cremlino.



“SOLDI RUSSIA PER DIROTTARE VOTO ELEZIONI”: COPASIR, “L’ITALIA PER ORA NON IN LISTA”

A dieci giorni dalle Elezioni Politiche in Italia, nel pieno dell’emergenza energetica in tutta Europa e con le sanzioni alla Russia in costante discussione, il documento sui presunti condizionamenti e fondi da Mosca rappresenta una autentica “bomba ad orologeria” pronta ad esplodere e condizionare non poco la già convulsa campagna elettorale italiana. In merito alla presunta avvenuta “volontà di condizionare il voto in Italia” negli scorsi anni, da più parti si è levato in queste ore l’appello al Copasir (Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica) affinché facesse chiarezza sull’eventuale presenza dell’Italia nella lista russa.



Intervenuto stamane ad “Agorà” su Rai3, il presidente del Copasir Adolfo Urso (FdI) ha spiegato di essersi confrontato nelle scorse ore «con l’Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica Franco Gabrielli sul rapporto dell’intelligence Usa che riferisce di finanziamenti della Russia a partiti di Paesi esteri ed al momento non esistono notizie che ci sia l’Italia tra i Paesi coinvolti». Urso ha spiegato di essersi confrontato a lungo con Gabrielli perché «è il Governo ad avere eventualmente notizie attraverso i canali ufficiali che riguardano anche i rapporti tra le nostre agenzie d’intelligence e ci è stato detto che in questi dossier non ci sono notizie che riguardano l’Italia». Il senatore al momento in missione a Washington avrà nelle prossime ore, tra gli altri, l’incontro con il presidente della Commissione intelligence del Senato «ed ai miei interlocutori chiederò notizie in merito». In conclusione Urso sottolinea come sia evidente che «l’ingerenza straniera esiste e che Russia e Cina tentano di delegittimare in vari modi le nostre democrazie e noi dovremo contrastarle. Ho concordato – ha informato – con Gabrielli di fare comunque una riunione con il Copasir, penso per venerdì e vedremo se ci saranno ulteriori notizie».

LE REAZIONI SUL DOCUMENTO USA A 10 GIORNI DALLE ELEZIONI IN ITALIA

Inevitabili le reazioni “polarizzate” dai vari partiti politici in lizza per le prossime Elezioni e che sulla notizia dei presunti fondi da 300 milioni inviati dalla Russia ad almeno 20 Stati nel mondo potrebbero a questo punto dedicare gran parte della campagna elettorale in questa ultimissima tranche prima del 25 settembre. A “Cartabianca” su Rai 3 ieri sera il Segretario del Pd Enrico Letta ha chiesto l’intervento del Governo e del Copasir per definire eventuali colpevolezze: «In Italia ci deve essere la dovuta informazione e chiarezza prima del voto. Gl italiani prima di andare al voto sappiano se partiti politici di questo Paese siano stati finanziati da una potenza, la Russia, che oggi è contro l’Europa, ha invaso l’Europa. Quindi noi chiediamo al governo italiano di dare le informazioni, che il Copasir intervenga: è fondamentale che l’opinione pubblica sappia se ci sono partiti politici che hanno preso posizioni di sostegno alla Russia perché sono stati pagati dalla Russia stessa in tutta questa operazione». Anche il Movimento 5Stelle di Conte si è espresso con una nota ufficiale giunta alle agenzie: «Il M5S come sempre agisce in piena trasparenza: ci auguriamo venga fatta chiarezza quanto prima e che il Copasir indaghi con il pieno sostegno di tutte le forze parlamentari. Non possiamo inoltre non esprimere una certa preoccupazione per il fatto che la parte finale della campagna elettorale possa essere inquinata da fattori esterni. Ci auguriamo che nessuno pieghi una questione di sicurezza nazionale a biechi interessi politici».

Replica diretta della Lega dopo che già oggi diverse accuse sono state mosse nei confronti del Carroccio, memore anche di inchieste passate (Russiagate e presunto viaggio di Salvini a Mosca, in entrambi i casi ancora non giunte a processo) e di accuse generalizzate contro Salvini e i suoi presunti rapporti con il Cremlino: «L’unica certezza è che a incassare denaro dal Cremlino è stato prima il Partito Comunista Italiano e in epoca recente ‘la Repubblica’ che per anni ha allegato la rivista ‘Russia Oggi’. La Lega ha dato mandato ai propri legali di querelare chiunque citi impropriamente il partito e Matteo Salvini come è già accaduto in alcuni contesti televisivi con particolare riferimento al sindaco del Pd Matteo Ricci. Non saranno più tollerate falsità e insinuazioni: ora basta». Lo stesso leader della Lega Matteo Salvini stamane ha ribadito, «Mai chiesti e mai presi soldi dalla Russia. L’unica cosa che ho portato via da Mosca sono Masha e Orso per mia figlia». Letta ha poi replicato come «Al di là di questa vicenda, è grave che la Lega non abbia disdetto il suo rapporto, il suo gemellaggio con il partito Russia unita, il principale del sistema politico russo: chiediamo che la Lega disdica il rapporto con Russia unita». Anche per Forza Italia, con il n.2 Antonio Tajani, si richiede chiarezza sulla presunta interferenza della Russia: «Una cosa è certa: Forza Italia non ha mai ricevuto aiuti di alcun tipo dalla Russia. Chi si faceva riempire le casse di rubli per andare contro l’Occidente era il Partito comunista italiano». Per la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, raggiunta da Radio24, «La Ue nei mesi scorsi ha già ampiamente fatto esempi su come  in altre nazioni la Russia abbia tentato in questi anni di aumentare la sua sfera di influenza usando strumenti a 360 gradi. E’ importante saperlo, ed è importante sapere se le scelte che alcuni fanno siano convinte o in qualche modo influenzate da qualche interesse». Smentisce ogni possibile legame della Lega con la Russia e conclude sempre la n.1 di FdI, «Sono tutte verificabili le nostre forme di finanziamento. Sono certa che Fratelli d’Italia non prende soldi da stranieri».

“RUSSIA PAGA IL CENTRODESTRA”: LE ACCUSE DELL’EX AMBASCIATORE USA IN NATO

Intervistato da “La Repubblica” l’ex ambasciatore Usa Kurt Volker ha lanciato precise accuse contro il Centrodestra che sarebbe, secondo lui, finanziato da tempo da Putin: «Sapevamo da anni che i russi spendono per influenzare le elezioni in tutto l’Occidente. Cercano di promuovere la divisione nelle nostre società e fra i nostri paesi. Questi 300 milioni non hanno fruttato molto, però hanno migliorato le prospettive di alcuni partiti, come quello di Le Pen in Francia e Fratelli d’Italia da voi». Sempre secondo Volker, «La Lega è in circolazione da parecchio tempo ed era noto che riflettesse le prospettive russe. FdI è una formazione più recente, anche se erede di altri partiti, ed è cresciuta in maniera straordinaria nell’ultimo anno. Ciò obbliga a porsi domande su quali sono le fonti dei loro finanziamenti, delle posizioni prese e dell’aumento della popolarità».

A domanda specifica su eventuali prove che avesse in carico l’ex ambasciatore Usa alla NATO, Volker ammette di non avere alcunché al momento: anche per questo motivo, Giorgia Meloni ha già fatto sapere di voler querelare l’ex diplomatico americano «Repubblica e Volker ci portino le prove. Siccome non ci sono penso che la querela sia inevitabile». Per Matteo Salvini raggiunto da Rtl 102.5, infine «Mai chiesti e mai presi soldi, rubli, euro, dinari, dollari dalla Russia».