Negli USA la produttività della popolazione si starebbe abbassando a causa della carenza di medicine utilizzate per contrastare i deficit di attenzione noti come ADHD. La notizia è riportata dall’autorevole Economist, e commentata da Mauro Masi per l’Adnkronos. Si tratta di una tesi che lo stesso imprenditore definisce “ardita e suggestiva e per niente inverosimile”. Fra i più noti medicinali utilizzati per contrastare il deficit di attenzione, che può venire sia in giovane età quanto agli adulti, è l’Adderall, un farmaco che è a base di anfetamine, e che agisce come stimolatore cognitivo, aiutando appunto chi lo assume a mantenere la concentrazione e nel contempo ad aumentare la stessa.



L’Adderall è estremamente diffuso negli Stati Uniti, soprattutto nelle persone a più alta produttiva, quelle che lavorano svariate ore al giorno nel campo in particolare della finanza, e da tempo risulta essere difficilmente reperibile e nel contempo non semplice da ottenere. Recentemente, infatti, negli Stati Uniti si è deciso di venderlo dietro una specifica e dettagliata prescrizione, proprio per via del fatto che la popolazione che lo assumeva era aumentata a dismisura.



USA, ADDERAL IN REPERIBILE E CALA LA PRODUZIONE: IL CASO DELL’INGHILTERRA

In ogni caso Mauro Masi sottolinea che: “La correlazione tra diffusione dal farmaco e produttività, sebbene difficile da provare statisticamente, non sarebbe campata in aria”. Tra l’altro, ricorda ancora il dirigente sempre attraverso le pagine del sito web dell’agenzia Adnkronos, non sarebbe la prima volta nella storia dell’economia che un prodotto specifico riesce ad influenza i ritmi di produzione.

Sempre l’Economist, infatti, ricorda che nell’Inghilterra del 700, così come in quella dell’800, l’incremento della produttiva dell’economica si collegò direttamente alla larga diffusione dello zucchero e del caffè fra la popolazione locale. In poche parole la diffusione massiccia della nota bevanda amara, unita all’utilizzo del dolcificante, permise alle persone di lavorare ad un ritmo maggiore, andando quindi ad incidere sull’economia del Paese.