Arrivano importanti aggiornamenti degli Stati Uniti, dove lo speaker repubblicano della Camera, Kevin McCarthy, ha annunciato di aver ordinato l’apertura di un’indagine formale contro Joe Biden per l’apertura di un impeachment, in relazione a presunte complicità con gli affari esteri del figlio Hunter. In una dichiarazione al Capitol, McCarthy ha evidenziato che Biden “ha mentito al popolo americano sugli affari esteri della propria famiglia” e che le indagini parlamentari hanno messo in evidenza elementi sufficienti per aprire l’inchiesta formale per l’impeachment. Il repubblicano ha tenuto a precisare che la presidenza non è in vendita e ha posto l’accento su reati che vanno dall’abuso di potere all’ostruzione della giustizia e alla corruzione. L’Ansa sottolinea che per dare il via all’indagine servono 218 voti, ma alcuni repubblicani sarebbero scettici.
Usa, indagine per l’impeachment di Joe Biden
Nel corso del suo intervento, McCarthy ha spiegato di aver già dato istruzioni alla commissione apposita per aprire l’inchiesta formale nei confronti di Biden, mentre in precedenza aveva assicurato che non avrebbe aperto una inchiesta senza il voto dell’intera Camera. L’annuncio dello speaker non è passato inosservato ed è arrivata la pronta republica della Casa Bianca. Washington ha bollato la richiesta di impeachment come “estremismo politico”. La richiesta di impeachment, ha scritto uno dei portavoce della Casa Bianca Ian Sams in un post su X, “è estremismo politico nella sua forma peggiore”: “I repubblicani della Camera hanno indagato sul presidente per nove mesi e non hanno trovato alcuna prova di illeciti”. Secondo quanto ricostruito dall’accusa, Biden avrebbe tratto benefici finanziari dagli accordi stipulati dal figlio Hunter con governi stranieri, tra cui Cina e Ucraina.