Gli USA nella giornata di oggi, come d’altronde piuttosto comunemente negli ultimi giorni, sono tornati a parlare della situazione della Striscia di Gaza, dove si combatte la nuova, violenta e sanguinaria, pagina della guerra tra Israele e Palestina, in questo caso rappresentata da Hamas. Negli ultimi giorni, infatti, le forze militari israeliane sono entrate nella Striscia dove stanno conducendo il loro contrattacco con il quale mirano a sterminare i terroristi.
Ipotesi, questa, fortemente avallata dagli USA che fin dai primi momenti avevano ritenuto necessario che Israele invadesse Gaza per portare a termine la sua missione. Così Netanyahu ha agito ed attualmente le truppe si trovano al centro di Gaza City, e il leader israeliano nel pomeriggio odierno ha dichiarato la sua intenzione a rimanere nella Striscia “a tempo indeterminato”, assumendosi “la responsabilità generale della sicurezza”. Secondo Netanyahu, infatti, “abbiamo visto cosa succede” quando Israele non occupa Gaza, e ha sottolineato che “non ci sarà un cessate il fuoco“, fortemente voluto dagli USA, “senza il ritorno dei nostri rapiti”.
La risposta USA: “Ci opponiamo ad una nuova occupazione a Gaza”
Le parole di Netanyahu sull’occupazione di Gaza avrebbero, in qualche modo, scosso l’opinione dell’amministrazione USA che non ha tardato a rispondere. Secondo un portavoce, infatti, la Casa Bianca si oppone “fermamente alla rioccupazione”, ma anche alla “ricollocazione dei palestinesi fuori dalla Striscia”.
Kirby, in serata, ci ha tenuto a chiarire che questo non inficerà sul supporto che da oggi in poi gli USA forniranno ad Israele, mentre il presidente Biden in persona starebbe, secondo Axios, esortando Netanyahu ad accettare “tre giorni di pausa nei combattimenti” per permettere l’evacuazione dei civili tenuti come ostaggi da Hamas. L’organizzazione terroristica, infine, tramite un suo portavoce ha detto che “i discorsi degli USA sul futuro di Gaza denotano arroganza e incoscienza“, sottolineando che “né gli Stati Uniti, né nessun altro, possono imporre delle scelte al popolo palestinese” del quale “Hamas esprime le aspirazioni”.