La guerra in Ucraina sembra essere vicina ad una nuova escalation dopo che gli USA hanno deciso di inviare alcune bombe atomiche in Gran Bretagna, conservandole all’interno della famosa base aeronautica di Lakenheath, in Suffolk. Questa, prima dei progressivi programmi per la riduzione del nucleare a scopi militari, rappresentava il principale magazzino di ordigni atomici degli Stati Uniti, poi svuotato. Ora, invece, sembra che gli USA stiano per rimettere in funzione il magazzino europeo di bombe atomiche, forse temendo che il leader russo Vladimir Putin possa tentare nell’immediato futuro un qualche gesto estremo, che costringerà l’occidente a reagire di conseguenza, sfociando inevitabilmente in un violentissimo e distruttivo conflitto mondiale.



Gli USA, le bombe atomiche, Putin e la Bielorussia

Insomma, secondo quanto racconta il quotidiano Avvenire, gli USA starebbero iniziando a spostare parte del loro arsenale atomico in Europa, in modo che sia forse più semplicemente e rapidamente utilizzabile in caso di escalation “definitiva”. Concretamente, nessuno ha dichiarato apertamente che avverrà nei prossimi mesi una consegna di bombe atomiche, ma è stato stanziato un budget di 50 milioni di dollari per realizzare un ampliamento dei dormitori della base di Lakenheath, prevedendo almeno 144 nuovi posti letto.



L’ampliamento della base, riferiscono fonti USA, tuttavia sarebbe anche fine al trasferimento di due squadroni di piloti di F-35, velivoli aeronautici di quinta generazione, sviluppati anche per il trasporto di bombe atomiche. Alcuni commentatori, citati da Avvenire, ritengono che alcuni ordigni potrebbero essere consegnati prima della fine dell’anno ma non ci sono, appunto, conferme ufficiali. La mossa degli USA, che potrebbe essere pronta a dispiegare alcune bombe atomiche in Gran Bretagna è stata vista anche come una sorta di “riposta” dell’amministrazione Biden a Putin, che lo scorso anno ha finanziato la costruzione di un deposito in Bielorussia, nella località di Asipovichy, in cui ha poi spostato parte del suo armamento nucleare. Insomma, secondo il gruppo Campagna per il disarmo nucleare, si tratterebbe di un primissimo passo vero “la nuova Guerra fredda“.

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