Il generale Leonardo Tricarico, ex capo di stato maggiore dell’Aeronautica, ha concesso un’intervista ai microfoni del quotidiano “La Verità”, pubblicata sull’edizione in edicola oggi, lunedì 4 aprile 2022. In primis, ha chiarito un concetto: Europa e Stati Uniti d’America combattono contro la Russia per ragioni diverse, come se fossero due guerre parallele. Più dettagliatamente, “l’Europa arma l’Ucraina perché resista all’invasione, mentre le motivazioni di Stati Uniti e Gran Bretagna sono differenti. Loro conducono una guerra sotto il profilo personale. Questi signori vogliono vedere Putin nella polvere, per loro questo scenario rappresenta la soluzione finale”.



Il negoziato dunque difficilmente porterà a un traguardo importante: “È stato iniziato in maniera improbabile, è stentato, portato avanti da soggetti senza reale mandato per trattare. È vero che la Turchia si è ritagliata una posizione più strutturata, ma non può pensare, da sola, di far da mediatore”. Ecco allora che lo scenario potrebbe realmente degenerare e l’Ucraina diventare la Somalia d’Europa: “C’è questa possibilità. Anche perché gli ucraini stanno resistendo orgogliosamente e non so quanto siano disposti a sedersi al tavolo negoziale, oggi che gli equilibri militari si vanno ristabilendo a favore di Davide contro Golia”.



TRICARICO: “LA NATO È CONDIZIONATA DAGLI USA, DEVE ESSERE RIFONDATA”

Nel prosieguo della chiacchierata con i colleghi de “La Verità”, il generale Leonardo Tricarico ha asserito che sono decenni che si scrive NATO, ma si legge Stati Uniti: “Non è un mistero che l’organizzazione atlantica subisca al 100 per cento il condizionamento americano. Rispetto agli interventi in Kosovo e in Libia, percepisco stavolta una certa codardia di fondo. Non si capisce quanto l’alleanza sia disposta a tollerare le prepotenze russe. Di conseguenza, ci limitiamo a fare il tifo e a scaldare i muscoli. La NATO va ripensata e rifondata. Il presidente francese Emmanuel Macron parlava di ‘morte celebrale’, Donald Trump di ‘struttura obsoleta’. Avevano tutti ragione, ma nessuno poi ha tratto le dovute conseguenze”.



Inoltre, secondo il generale Tricarico, a torto o a ragione la Russia considera l’Ucraina un Paese speciale, per via della componente russofona. Kiev aveva completato la fase preliminare in vista dell’ingresso nella NATO e permetterle di arrivare fino a quel punto “è stato certamente l’errore più grande. L’Occidente avrebbe dovuto mettere un veto”. Ora è inevitabile allinearsi sul 2% del Pil per le spese militari, purché si vada “nella direzione di una vera struttura europea. All’inizio costerà molto, ma nel lungo periodo questa scelta si tramuterà in un guadagno per la nostra sicurezza”.