COS’È E COME FUNZIONA PROGRAMMA SEGRETO 127E

Si chiama 127e ed è un programma segreto degli Stati Uniti per condurre guerre per procura. A fare la rivelazione è il sito di giornalismo investigativo The Intercept, che ha pubblicato un lungo e molto dettagliato articolo in cui rivela dettagli finora sconosciuti dell’operazione del Dipartimento della Difesa Usa. Consiste nell’addestramento e finanziamento di truppe straniere per la difesa degli interessi americani in paesi strategici. Una scoperta non da poco, visto che si tratta di un programma di dubbia legittimità costituzionale secondo i reporter Nick Turse e Alice Speri, che hanno svolto un lavoro durato un anno.



Il programma segreto 127e era già noto a loro, infatti ne avevano descritto la diffusione in alcuni stati africani. Ma grazie anche ad una richiesta di accesso ad atti pubblici, sulla base della legge sulla libertà di informazione (Foia), la testata giornalistica ha ottenuto la prima conferma ufficiale che il programma segreto 127e del Pentagono, nato all’inizio dell’intervento Usa in Afghanistan, è stato operativo anche in Medio Oriente e in Asia almeno fino al 2020. I due giornalisti parlano di 23 operazioni condotte tra il 2017 e il 2020 in varie aree del mondo. Ma Joseph Votel, generale in pensione che ha condotto operazioni speciali del Comando CentraleCentCom, ha confermato l’esistenza di altre operazioni, mai rese note. Si tratta di “attività di antiterrorismo in Egitto, Libano, Siria e Yemen”.



“COME USA INDIRIZZANO GUERRE E DINAMICHE POTERE”

The Intercept

cita un altro documento che ha declassificato e da cui si evince che, grazie a questo programma segreto 127e, il Pentagono riesce a operare indirettamente in aree del mondo che sarebbero altrimenti interdette anche alle forze d’élite dell’esercito americano. Si tratta, in altre parole, di guerre per procura, in cui il Pentagono interviene senza però sporcarsi direttamente le mani e senza rischiare vittime tra i propri soldati. Agiscono solo poche unità specializzate, che hanno funzioni prettamente strategiche, cioè di addestramento e supporto delle milizie locali. In questo modo, gli Stati Uniti condizionano e indirizzano guerre e dinamiche di potere, senza però apparire o dover dare giustificazioni.



Solo nell’anno 2020 le operazioni attive erano 19, di cui un in una regione non meglio identificata nella zona indo-pacifica, cinque in Africa e 13 nel settore CentCom. Il valore di questo programma segreto 127e è spiegato da Votel: “Rende possibile perseguire obiettivi antiterrorismo utilizzando forze locali che possono adattarsi facilmente alle circostanze uniche della specifica area di operazioni”. Senza perdite americane, rischi politici e reazioni dell’opinione pubblica. Ma resta da capire con quali unità collaborino le forze speciali Usa, ad esempio in Egitto, dove Amnesty e Human Rights Watch documentano violazioni di diritti umani. Una riflessione che non trova risposta, in quanto l’ambasciata egiziana negli Usa non ha fornito alcuna spiegazione a The Intercept.

da The Intercept