Negli USA le scuole sono nuovamente costrette a rivedere i loro programmi di riapertura, dal momento che i tassi di infezione da Coronavirus continuano a crescere e stanno emergendo con prepotenza nuovi focolai. Così, i singoli governatori statali stanno provando ad adottare contromisure efficaci, elaborando strategie da attuare al verificarsi di determinate circostanze. Per il più grande distretto scolastico del Paese, ad esempio, il sindaco di New York Bill de Blasio ha annunciato il suo piano per la riapertura delle scuole in autunno, proponendo tre modelli di istruzione “scaglionata”: il piano di apprendimento misto di de Blasio consentirebbe di frequentare la scuola di persona da uno a tre giorni alla settimana.
Il governatore Andrew Cuomo, invece, ha detto lunedì che per consentire la frequenza delle lezioni di persona, una regione deve trovarsi nella Fase 4 della riapertura e i distretti scolastici devono essere localizzati in aree in cui il tasso di infezione quotidiana rimanga inferiore o pari al 5% su una media di 14 giorni. Cuomo ha aggiunto inoltre che le decisioni finali sulla riapertura saranno prese durante la prima settimana di agosto.



USA, RIAPERTURA SCUOLE: LA SITUAZIONE IN CALIFORNIA

Detto di New York, per quanto concerne invece i due maggiori distretti scolastici californiani (Los Angeles e San Diego), essi hanno annunciato che le scuole non apriranno per le lezioni frontali e che gli studenti proseguiranno con l’apprendimento a distanza. Il sovrintendente del distretto scolastico unificato di Los Angeles, Austin Beutner, ha asserito in un annuncio video di lunedì che maggiori informazioni sui dettagli inerenti all’inizio dell’anno scolastico saranno condivise “nelle prossime settimane” e che “il nostro obiettivo è quello di accogliere gli studenti a scuola non appena sarà sicuro e appropriato per noi farlo”.  Una decisione giunta pochi giorni dopo che lo United Teachers Los Angeles, movimento che rappresenta 35mila insegnanti del Los Angeles Unified School District, ha invitato le scuole a rimanere chiuse e a concentrarsi sull’apprendimento a distanza alla luce del numero crescente di casi di Coronavirus. “È giunto il momento di prendere una posizione contro il programma pericoloso e anti-scienza di Trump, che mette a rischio la vita dei nostri membri, dei nostri studenti e delle nostre famiglie“, ha affermato il presidente dell’UTLA Cecily Myart-Cruz.

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