E’ alta tensione fra la Cina e USA e lo si capisce chiaramente dalle recenti dichiarazioni rilasciate dal portavoce del ministero della Difesa cinese. Parlando della nazione e a stelle e strisce è stata definita la principale causa del caos nel mondo, senza troppi giri di parole. “Gli Stati Uniti sono dipendenti dalla guerra – ha affermato – la storia degli Stati Uniti risale a 240 anni fa, ma hanno trascorso solo 16 anni senza guerre! Gli Stati Uniti hanno inoltre costruito più di 800 basi militari in 80 paesi/regioni in tutto il mondo”. E ancora: “Ovunque sia schierata la macchina militare americana, le persone soffrono”, ricordando: “L’invio di munizioni all’uranio impoverito e di bombe a grappolo all’Ucraina, l’invio di portaerei nel Mediterraneo e di armi e munizioni a Israele sono forse il “vangelo” portato nella regione dai cosiddetti “guardiani dei diritti umani”?”.



Quindi la conclusione: “I fatti hanno dimostrato che gli Stati Uniti sono la fonte fondamentale del caos nell’ordine internazionale, il manipolatore dietro le quinte delle turbolenze globali e il più grande distruttore della pace e della stabilità regionale”.

CINA VS USA: “FONTE DEL CAOS MONDIALE”, ZHANG YOUXIA: “ALCUNI PAESI CREANO DESTABILIZZAZIONI”

Dichiarazioni che giungono poco dopo quelle del generale Zhang Youxia, numero due della Commissione militare centrale (Cmc) della Cina, il principale organo militare di Pechino con a capo il presidente Xi Jinping, che trattando la questione Taiwan ha spiegato che “Il principio della ‘Unica Cina’ è universalmente riconosciuto e rispettato” e la riunificazione di Taiwan è un processo irreversibile: i militari cinesi non permetteranno mai l’indipendenza di Taiwan”, parole riportate da SkyTg24.it e rilasciate in occasione dello Xiangshan Forum. Zhang ha aggiunto, ribadendo il concetto, che Taiwan “è al centro degli interessi fondamentali della Cina. Non importa chi tenta di separarla dalla Cina in qualsiasi forma, l’esercito cinese non sarà mai d’accordo e non mostrerà mai clemenza”.



Quindi ha concluso: “Oggi, guardando il mondo, i problemi legati ai punti caldi emergono uno dopo l’altro. Il dolore della guerra, del caos, dei disordini e della perdita di vite umane sono costantemente presenti”, secondo cui “alcuni Paesi, per paura che il mondo possa stabilizzarsi, creano deliberatamente disordini, interferiscono nelle questioni regionali, interferiscono negli affari interni di altri Paesi e istigano rivoluzioni colorate”, dichiarazioni che sembrano quindi riprendere quelle del portavoce del ministero della difesa.

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