Una coalizione di avvocati nazionali e internazionali, di cui almeno 20 che lavorano nell’amministrazione Biden, hanno chiesto al presidente di sospendere gli aiuti militari a Israele, sostenendo che le sue azioni a Gaza non sono conformi al diritto umanitario statunitense e internazionale. Dopo la richiesta al capo della Casa Bianca, il pool di legali ha in programma di inviare una lettera al procuratore generale Merrick Garland e ai consulenti legali generali di tutta l’amministrazione: qui verranno esposte le proprie ragioni. La missiva sarà inviata nei prossimi giorni.
Nella lettera, ottenuta e riportata in esclusiva da Politico, gli avvocati sostengono che Israele abbia violato gli statuti statunitensi, tra cui l’Arms Export Control Act e le leggi Leahy, nonché le Convenzioni di Ginevra che vietano attacchi sproporzionati contro le popolazioni civili. Il gruppo che ha redatto la lettera comprende attuali avvocati del Dipartimento per la Sicurezza Interna e del Dipartimento di Stato. La missiva non è ancora stata inviata ed esperti avvocati stanno ancora firmando: al momento le firme sarebbero oltre 90. I legali provengono anche dai dipartimenti di Giustizia, Lavoro ed Energia e dalla Commissione Europea.
Gli avvocati Usa: “La legge è chiara, Biden cessi le spedizioni”
La politica di Biden nei confronti di Israele non ha mai convinto la Casa Bianca. Una settimana prima della scadenza dell’8 maggio per certificare al Congresso che le azioni militari dei suoi alleati che coinvolgono armi fornite dagli americani rispettano il diritto statunitense o internazionale, gli avvocati hanno deciso di esprimere il proprio dissenso. Reuters ha riportato che alcuni alti funzionari statunitensi hanno dichiarato al Segretario di Stato Antony Blinken in una nota interna di dubitare della credibilità delle assicurazioni di Israele sull’uso delle armi fornite dagli Stati Uniti in linea con il diritto internazionale. Già a febbraio, più di 800 funzionari negli Stati Uniti e all’estero avevano inoltre firmato una lettera aperta di dissenso sul sostegno del governo alla guerra di Israele a Gaza.
Gli avvocati sostengono che i dipendenti pubblici abbiano il dovere di fornire consigli senza alcuna direzione politica impropria. Nella lettera sono stati citati come esempi di violazioni il bombardamento indiscriminato dell’enclave assediata con un elevato numero di vittime civili, gli attacchi ai convogli umanitari e i bombardamenti di scuole e ospedali, spiega ancora Politico. “La legge è chiara e in linea con la maggioranza degli americani che credono che gli Stati Uniti dovrebbero cessare le spedizioni di armi a Israele fino a quando non interromperà le sue operazioni militari a Gaza”, si legge ancora.