A poco più di un mese di distanza dall’inizio della scuola nello stato americano della Georgia si è già verificata la prima sparatoria dell’anno scolastico: per ora i dettagli che arrivano dai media locali sono ancora piuttosto raffazzonati ed incerti, ma – fortunatamente – sembra che la situazione sia tornata presto sotto controllo e che gli studenti (dopo il lockdown dell’edificio per intrappolare il tiratore) sembrano essere già stati riconsegnati tutti alle rispettive famiglie che nel frattempo erano accorse fuori dal liceo per capire cosa stesse succedendo.
Facendo un passetto indietro, il teatro della sparatoria è stato il liceo Apalachee – nella contea georgiana di Barrow – che conta circa 1.900 studenti degli oltre 15mila che vivono nell’intero distretto scolastico; mentre tutto sarebbe successo nella tarda mattinata di oggi poco prima della fine delle lezioni odierne quando sono arrivate le prime telefonate alla polizia locale – che da protocollo ha avvisato anche l’FBI – su alcuni colpi d’arma da fuoco uditi all’interno della scuola.
Sparatoria in un liceo della Georgia: cosa è successo e cosa sappiamo sul killer e sulle vittime
L’intervento della polizia della Georgia ha contribuito a riportare l’ordine nel liceo Apalachee perché dopo il lockdown e l’evacuazione dell’istituto (con gli studenti che si sono riversati in massa assieme a docenti e personale nel campo sportivo scolastico) gli agenti hanno fatto irruzione e sono riusciti a catturare il presunto killer: non emergono – almeno per ora – dettagli sulle sue motivazioni e neppure sull’età.
Incerto – nel frattempo – anche il numero di studenti coinvolti dalla sparatoria con alcuni quotidiani che parlano di almeno due morti e quattro feriti ed altri che preferiscono limitarsi a riportare la parola “numerosi“: neppure lo sceriffo ha saputo dare un quadro completo sull’accaduto, ma è certo che nei pressi del liceo sono accorse almeno cinque ambulanze e un elicottero dei paramedici che avrebbe caricato uno studente; il tutto mentre gli ospedali locali confermano di star trattando “alcuni” studenti coinvolti.