Alla Federal Reserve potrebbe essere impedito di emettere il dollaro digitale direttamente ai cittadini Usa: è questo l’obiettivo di un disegno di legge approvato dalla Camera, chiamato CBDC Anti-Surveillance State Act e votato anche da tre democratici. La Fed al momento non ha piani per l’emissione di una valuta digitale né intende procedere senza il via libera del Congresso, dunque questa legge viene considerata simbolica da alcuni osservatori, ma i repubblicani hanno deciso di giocare d’anticipo, alla luce del possibile uso improprio del dollaro digitale da parte del governo, che comporterebbe l’emissione di un CBDC che verrebbe usato come il classico dollaro.
Infatti, il capogruppo della maggioranza repubblicana alla Camera, Tom Emmer (noto sostenitore delle criptovalute), che ha presentato il disegno di legge, ritiene che il dollaro digitale possa servire al governo per «sorvegliare le transazioni degli americani e soffocare attività politicamente impopolari». Lo stesso ex presidente Donald Trump aveva assicurato a gennaio che in caso di ritorno alla Casa Bianca avrebbe bloccato la creazione di una valuta digitale della banca centrale, perché garantirebbe al governo «il controllo assoluto sul vostro denaro».
IL CAMMINO DEL DISEGNO DI LEGGE TRA CAMERA E SENATO
Invece, per i democratici questa legge rappresenta una minaccia al dominio del dollaro americano e che non c’è alcun rischio per quanto riguarda la privacy, quindi questo disegno di legge per la deputata democratica Maxine Waters rappresenta un tentativo dei repubblicani «di soffocare l’innovazione e la competitività» Usa fuori dai confini. Invece, per Emmer la politica americana sulla valuta digitale deve restare nelle mani degli americani e riflettere valori come privacy, sovranità individuale e competitività del libero mercato.
I giochi però non sono fatti, perché ora la “palla” passa al Senato, che è controllato dai democratici. L’approvazione definitiva della legge non è scontata, perché se alla Camera sono i repubblicani ad avere la maggioranza, al Senato sono decisivi gli indipendenti. Sarebbe sufficiente che due di loro sui tre in totale votassero a favore della legge per ottenere l’approvazione definitiva. Comunque, l’ultimo step è rappresentato dalla firma del presidente Joe Biden.
I RISCHI PER LA PRIVACY: SORVEGLIANZA SUI CITTADINI?
Soddisfatti dell’approvazione della Camera i sostenitori delle criptovalute, non solo per ragioni di sovranità, ma anche per questioni di privacy e per il timore di una sorveglianza generale. Ad esempio, c’è il caso dello yuan digitale cinese: questo tipo di valute sono usate per monitorare gli acquisti dei consumatori e contribuiscono alla valutazione del punteggio di credito sociale delle persone. Una capacità di sorveglianza che preoccupa i legislatori americani.
Il deputato repubblicano French Hill, citando i potenziali pericoli di tali poteri se esercitati dallo Stato, ha fatto l’esempio del primo ministro del Canada, Justin Trudeau, il quale aveva congelato i conti bancari dei cittadini che avevano fatto donazioni a favore delle proteste contro gli obblighi vaccinali nel 2022. Quindi, per Hill c’è il rischio di un controllo centralizzato sulle finanze dei cittadini, per cui preferisce le innovazioni del settore privato, come le stablecoin per i pagamenti, anziché puntare sulle valute digitali della banca centrale.