Nella storia degli Usa molti gruppi di migranti sono stati sottoposti a «trattamenti crudeli» da parte del governo americano e negli ultimi anni si sono verificati una serie di disastri umanitari che hanno colpito immigrati e rifugiati. A muovere l’accusa choc è la Cina, che ha pubblicato un altro report contro gli Usa che è destinato a far discutere. Dopo quelli sullo stato della democrazia americana e sulle violazioni dei diritti umani, la Cina ne pubblica uno dal titolo “U.S. Human Rights Abuse Against Refugees and Immigrants: Truth and Facts“. Secondo quanto dichiarato dalla portavoce del ministero cinese degli Esteri Mao Ning, Pechino ritiene che gli Stati Uniti siano il motore numero uno della crisi globale dei migranti, perché interferiscono negli affari di altri Paesi e scatenano guerre in tutto il mondo. Se fermassero le pratiche egemoniche di cui si rendono protagonisti ed evitassero di creare crisi internazionali di migranti, allora la situazione migliorerebbe sensibilmente secondo la Cina. Il rapporto svela «bugie e doppi standard» sulla questione dei rifugiati e degli immigrati negli Usa, che si dichiarano «faro della democrazia».
«Il rapporto mette in evidenza il vergognoso record di violazioni dei diritti umani delle minoranze etniche, dei rifugiati e degli immigrati da parte degli Stati Uniti e la loro ipocrisia in materia di democrazia e diritti umani», ha dichiarato al Global Times Jia Chunyang, esperto del China Institutes of Contemporary International Relations. «Mentre il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden parla di vari argomenti sulla democrazia e presenta una narrazione di “democrazia contro autoritarismo” al Summit per la democrazia, la situazione interna della democrazia e dei diritti umani sta peggiorando e il governo è incapace di risolvere i mali di vecchia data», ha aggiunto Jia.
RIFUGIATI E IMMIGRATI, REPORT CINA ATTACCA USA
Secondo il rapporto, gli immigrati neri, giapponesi, irlandesi e cinesi, le persone provenienti dall’Europa orientale e meridionale e i musulmani sono stati ostracizzati negli Usa. Il documento evidenzia che gli Stati Uniti sono una nazione di immigrati: fin dall’epoca coloniale sono arrivati a ondate immigrati da tutto il mondo. Eppure, la storia del trattamento degli immigrati è costellata da «tragedie disumane» come discriminazione, esclusione, arresto, detenzione ed espulsione, oltre ad una litania di abusi dei diritti umani. Il report aggiunge che negli ultimi anni si è assistito ad un disastro umanitario dopo l’altro causato dal governo Usa nei confronti dei rifugiati ed immigrati che si recano nel Paese. Il governo Usa ha arrestato 850mila migranti nel 2019 e oltre 1,7 milioni nel 2021, un record dal 1986. Nel 2019, oltre mille bambini sono stati ancora separati dai loro genitori e il 20% di loro aveva meno di 5 anni, sono alcuni dei dati presenti nel rapporto cinese. I registri mostrano che tra i 266mila bambini migranti tenuti in custodia dal governo Usa negli ultimi anni, oltre 25mila sono stati detenuti per più di 100 giorni, quasi mille per più di un anno e almeno tre per più di cinque anni. Il documento riporta anche che «l’odio nei confronti dell’Asia» è stato particolarmente evidente negli ultimi anni. Stando ad un’indagine condotta nel 2022 da Stop AAPI Hate, negli ultimi due anni sono stati segnalati 11.467 episodi di odio contro gli asiatici americani e gli abitanti delle isole del Pacifico. Il rapporto, dunque, diventa un’occasione per la Cina per tornare all’attacco degli Usa, infatti esorta a «riflettere seriamente sui loro terribili risultati sulla questione dei rifugiati e degli immigrati».